Ancora una quindicina d'anni fa i Russi andavano al cinema, in media,
quasi venti volte l'anno. Un livello di frequenza di cui i paesi dell'Europa
Occidentale avevano goduto fino agli anni Cinquanta. Le stime più attendibili
dicono che ora ogni cittadino russo compra sì e no mezzo biglietto l'anno.
La produzione di film, da oltre 200 titoli l'anno, è scesa a circa una
quarantina.
Aziende attive nei vari settori dell'industria cinematografica - per esempio
nella produzione di proiettori - hanno cessato di esistere.
Il crollo del socialismo ha dunque comportato - tra il resto - un profondo
sconvolgimento nel mondo del cinema a livello economico, sociale e culturale.
Le vecchie sale - fino agli inizi degli anni '90 gli schermi - a tempo
pieno e a tempo parziale - erano più di 25.000 - sono quasi del tutto
scomparse e andare al cinema non è più un divertimento diffuso e a basso
costo.
Negli ultimi anni hanno iniziato a prender piede modelli di consumo analoghi
a quelli occidentali anche per quanto riguarda il cinema e nuovi capitali
hanno fatto sì che cinema tradizionali siano stati ristrutturati e trasformati
in multisale e che complessi multischermo di ultima generazione abbiano
iniziato a operare.
Sicuramente c'è fiducia nelle potenzialità di sviluppo del mercato, come
è emerso nell'evento Kino Expo tenutosi dal 15 al 18 settembre a Mosca,
dopo 4 edizioni a S. Pietroburgo.
Nello spazio dell'Expocenter, sulle rive della Moscova, aziende europee
e statunitensi, insieme ai loro rappresentanti in Russia, hanno proposto
i loro prodotti e i loro sevizi a centinaia di esercenti russi, ma anche
dell'Ucraina, delle Repubbliche Baltiche, della Bielorussia, ben intenzionati
a investire nel rinnovo e nel potenziamento del parco sale della Russia.
Parco che oggi conta solo circa 600 schermi ad attività commerciale, a
tempo pieno, per una popolazione di oltre 140 milioni di abitanti.
Che il settore sia in fermento lo si vede anche dal numero e dal tipo
di progetti completati di recente o in fase di realizzazione.
Proprio nel periodo di Kino Expo è stato inaugurato il secondo multiplex
russo: è il Kino Star De Lux, a firma di "National Amusements", dotato
di 11 schermi di elevata qualità tecnologica e gran comfort, per un totale
di 3.250 posti disposti a gradoni.
Situato alla periferia nord-ovest di Mosca, nel centro commerciale MEGA,
dove campeggiano colossi della grande distribuzione europea come IKEA
e Auchan, il nuovo complesso è caratterizzato da un "look" di impronta
europea, dove spiccano bei nomi del design come Kartell, per gli arredi
dei bar situati nel centro e intorno all'ampio foyer, o Duravit, per le
porcellane dei bagni.
Con i toni del rosso e aragosta, abbinati al blu elettrico, del foyer
e dei corridoi contrasta la gamma dei nero/grigi delle pareti, delle poltrone
e della moquette delle sale.
Look internazionale dunque, ma non senza alcuni elementi più propriamente
russi e che forse sarebbe una buona idea copiare: il guardaroba per esempio
- decisamente utile per evitare agli spettatori di vedersi il film col
cappotto o la pelliccia sulle gambe, le sale "VIP" (al Kino Star De Lux
ce ne sono 2 su 11), con poltrone più ampie e una programmazione più diversificata
(e prezzi più elevati!), le dimensioni delle sale e il numero dei posti
mediamente più alti che nei multiplex dell'Europa Occidentale (al Kino
Star De Lux la sala più grande ha circa 700 posti, la più piccola circa
200).
Se i complessi multischermo di ultima generazione dell'Europa Occidentale
e Centrale sembrano essere il riferimento per gli investitori in Russia,
non manca chi invece punta all'originalità.
E' il caso di Paradise Film, una società di produzione e distribuzione
indipendente che si è negli ultimi tempi affacciata al settore dell'esercizio,
scegliendo soprattutto di ristrutturare cinema esistenti nel centro di
Mosca.
Il complesso che può essere preso come simbolo della strategia di Paradise
è il Five Stars: cinque schermi per un totale di 900 poltrone, disposte
a gradoni, proiettori "made in Italy" di Cinemeccanica, nel popolato quartiere
della stazione Paveljetskaya.
Frutto della ristrutturazione radicale di un vecchio edificio caratterizzato
da una sontuosa facciata a colonne che richiama un tempio romano, il Five
Stars stupisce da tanti punti di vista.
Già dall'esterno, dove nello spazio tra le colonne sono state poste delle
moderne strutture d'acciaio e ampie superfici sono dedicate alla presentazione
della programmazione e degli eventi speciali, si vede la propensione per
un design moderno che mira soprattutto a comunicare con lo spettatore,
al di là delle tradizionali forme di pubblicità dei film.
All'interno i diversi spazi dedicati a soddisfare le diverse esigenze
degli spettatori sono organizzati, con l'uso di balconate e passerelle,
intorno a un "buco" che prende luce dall'alto e in cui trovano posto una
vera e propria cascata e un ascensore trasparente.
Ai tre bar e ai due ristoranti si aggiunge lo spazio che più caratterizza
il Five Stars e cioè un'area dedicata ai giochi per i bambini organizzata
intorno a "un'arca di Noè" e dotata addirittura di un trenino che gira
all'interno del cinema. Così mentre gli adulti vedono un film o cenano
al ristorante i bimbi, grazie alla presenza di animatrici, possono giocare,
disegnare e perfino diventare i protagonisti di un video.
Ma quanto costa andare al cinema a Mosca? I prezzi variano molto, principalmente
a seconda del giorno, dell'ora e del posto.
In genere, in un complesso multisala un po' periferico, si parte da 30/40
rubli la mattina di un giorno feriale, per arrivare a almeno 150 rubli
per lo spettacolo delle diciannove il sabato.
Ma ci vogliono almeno 30 rubli in più per le poltrone più centrali.
Se si sceglie un cinema più in centro il prezzo nel week-end sale almeno
a 300 rubli. Ancora di più nelle sale VIP dal servizio esclusivo (anche
di ristorante) di cinema come il "Formula Kino".
E chi vuole vedere uno spettacolo sullo schermo IMAX 3D arriva a spendere
anche 550 rubli. Per valutare se sia tanto o poco si può considerare che
un euro vale 34 rubli ma anche che una corsa in metropolitana costa 7
rubli e che lo stipendio mensile di una commessa è di circa 6.000 rubli.
Certo il cinema al cinema non è più un divertimento popolare e a basso
costo, ma continua ad essere una delle forme preferite di passatempo.
E coloro che se lo possono permettere - anche a prezzi simili o addirittura
superiori a quelli dell'Europa Occidentale - a parere degli esperti e
degli analisti del settore, sembrano in aumento.
Elisabetta Brunella

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