COMUNICATO STAMPA
Dalla teoria alla pratica, con un occhio
attento all’operatività di proiettori e server digitali ma,
soprattutto, ai nuovi modelli di business e alle diverse possibilità
di finanziamento per una transizione al digitale “a portata di sala”.
Proprio come ha affermato Glenn Wastyn, infatti, “il corso cerca
sia di accompagnare sia di anticipare le esigenze degli esercenti. Nel
2004 le domande dei potenziali utilizzatori delle tecnologie digitali
per la proiezione riguardavano soprattutto la qualità dell’immagine.
Nel 2005, l’attenzione era più rivolta alla questione degli
standard. Nel frattempo, la scorsa estate sono state pubblicate le specifiche
DCI. Ora l’aspetto che viene sentito come cruciale è quello
dei modelli di business”.
La giornata si è aperta con una sessione dedicata al “toccare
con mano” le attrezzature necessarie per la proiezione digitale,
durante la quale Nicolas Hamon, Responsabile Operativo Vendite e Assistenza
di Barco Digital Cinema, e Paul Clark, che riveste lo stesso ruolo per
Eastman Kodak, hanno spiegato i processi di installazione e programmazione,
nonché di monitoraggio e di assistenza tecnica per il funzionamento
ottimale di proiettore e server.
Una sessione tenuta da Denis Kelly, Direttore per l’Europa delle
Attività di Cinema Digitale di Eastman Kodak, ha spiegato come
gli esercenti possano attrezzare la propria sala per il digitale attraverso
l’impiego di soluzioni integrate.
A seguire, il problema che più sta a cuore, attualmente, agli esercenti:
chi paga la svolta verso il digitale? Per rispondere a questa domanda
sono intervenuti Alastair Tyler, per la Royal Bank of Scotland, e Karl
Vervaeke, per ING Lease. “L’investimento per attrezzare uno
schermo per la proiezione digitale si aggira intorno agli 80.000 euro
– ha affermato Tyler –. Se si pensa che in Europa, da una
prima stima delle richieste, emerge che circa 3.000 sale sono interessate
a passare al digitale, la spesa totale tocca i 250 milioni di euro. L’orientamento
della nostra banca è sviluppare insieme a ciascun esercente la
soluzione che meglio si adatta alla sua realtà”. Dall’intervento
di Vervaeke, il leasing è apparso come lo strumento più
adatto per finanziare la transizione dei cinema al digitale. “ING
può fornire formule fatte su misura per gli esercenti: la quota
mensile che l’impresa deve pagare potrà essere più
elevata nei mesi in cui la frequenza in sala è maggiore e più
bassa nella stagione di minor affluenza”.
Bernard Collard, Direttore Generale di XDC, ha illustrato la soluzione
proposta dal gruppo EVS per facilitare la transizione al digitale: il
noleggio ai cinema di soluzioni hardware differenti a seconda della grandezza
dello schermo con una quota mensile che varia da 500 a 1.500 euro e che
include la possibilità di utilizzare l’attrezzatura per la
proiezione di contenuti alternativi.
Tom Cotton di Technicolor Digital Cinema, ha presentato il modello di
business basato sul Virtual Print Fee – modello considerato equo
e sostenibile da tutti i soggetti coinvolti – e ha descritto il
piano di transizione al digitale di Technicolor negli Stati Uniti nonché
le sue strategie per l’Europa.
Jan Petersen, IT Manager di Nordisk Film
Biografer,
al corso “DigiTraining Plus” 2006
MEDIA Salles, progetto che
opera nell’ambito del Programma MEDIA dell’Unione
Europea con il sostegno del Governo Italiano,
incoraggia la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei,
sia attraverso iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici
europei, sia attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità
delle produzioni europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando
canali di informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente
sviluppate da MEDIA Salles si collocano in tre aree principali –
formazione, promozione e informazione – integrandosi a vicenda.
MEDIA Salles
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