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Dalla nona edizione del corso Amsterdam - aggiornamento quotidiano - |
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Una barca a vela accompagnerà i partecipanti direttamente all'entrata del Cinema Oostereiland, il nuovo cinema d'essai della città di Hoorn. Ricavato dal restauro di un'antica prigione, il complesso comprende tre sale completamente digitali (110, 56 e 35 posti) a cui NVB ha dedicato un breve ritratto che fa parte di una serie di movie clips sui cinema costruiti in Olanda nel 2011 e nel 2012. Margret Wagenaar, direttrice dell'Oostereiland, riflette sulle opportunità e i rischi che una programmazione di qualità comporta: accanto alle prime visioni e ai film di successo commerciale, il cinema offre infatti ai suoi spettatori film classici, documentari e opere di artisti indipendenti e sperimentali. La formazione è un'altra importante attività che impegna lo staff del cinema con progetti rivolti alle scuole e corsi di cinema, sia pratici sia teorici, per bambini e adolescenti. Nella suggestiva cornice dell'Oostereiland Jorien Scholtens (Filmonderzoek), presenta i risultati della sua ricerca condotta sugli effetti della transizione al digitale sull'intera filiera dell'industria cinematografica olandese. Segue una proiezione di contenuti alternativi a cura di Christine Costello, della società inglese More2Screen. Nel pomeriggio si ritorna all'EYE Film Institute dove Frank De Neeve (Cineserver) and Marieke Jonker (Amstelfilm) disegnano l'attuale panorama digitale olandese focalizzandosi sulla parola chiave flessibilità, forma mentis essenziale per valorizzare in modo creativo e dinamico le possibilità offerte dal digitale. Michael Karagosian analizza invece le potenzialità delle nuove tecnologie finalizzate all'accessibilità della fruizione cinematografica da parte degli spettatori portatori di disabilità legate alla vista o all'udito, grazie a sistemi digitali di sottotitoli o audio descrizioni. Come sarà il cinema di domani? Lo sguardo si rivolge al futuro e alle prospettive dell'esperienza cinematografica grazie all'intervento di chiusura affidato alla competenza e all'intelligenza di Thomas Hoegh, fondatore di Arts Alliance Media.
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