Cari lettori,
questo numero ospita una nuova puntata della nostra serie di Focus che offrono una sintetica panoramica del consumo di cinema sul grande schermo nei mercati europei e del resto del mondo.
È la volta del Marocco, un paese caratterizzato - tra il resto - dalla presenza di un pregevole patrimonio di grandi cinema che testimoniano sia le tendenze architettoniche del Ventesimo secolo sia l'esigenza - ormai scomparsa - di accogliere un elevatissimo numero di spettatori in un'unica sala. In molti casi presentano quello che è allo stesso tempo un pregio e uno svantaggio: sono rimasti immuni dagli interventi attuati in altri territori per ricavare varie sale di dimensioni medio-piccole, più adatte agli attuali stili di consumo e modalità di programmazione.
Si pone ora inevitabilmente l'interrogativo sul destino di queste strutture, stimolato anche dal lavoro di François Beaurain, il fotografo francese che ha realizzato un corpus di immagini non solo di indubbio valore estetico, ma anche di significato storico e culturale, di cui parla la nostra corrispondente.
Che futuro immaginare per queste sale in uno scenario di fruizione di cinema sul grande schermo messo a dura prova dal mutamento delle abitudini del pubblico e ultimamente accelerato dalla pandemia?
Vi invitiamo a questa riflessione e vi auguriamo buona lettura,
Elisabetta Brunella
Segretario generale di MEDIA Salles
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