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La Berlinale e i suoi cinema
La sensazione di arrivare in una Germania più dolce, con qualche possibile défaillance, è un ricordo del passato. Berlino ha riguadagnato tutta la sicurezza e la presunzione del suo grande viale Unter den Linden (sotto i tigli), anche se gli alberi non ci sono quasi più. Alberi che nessuno ha pensato di piantare negli anni della forsennata riappropriazione occidentale della metropoli dopo la caduta del muro. Immaginiamo quanto i tigli, lungo lo spaventosamente austero viale, tanto amato dal potere sia nazista sia comunista, avrebbero attutito il ricordo delle parate delle dittature che hanno segnato Berlino, quale centro del loro dispotismo e malvagità. I sei filari voluti dal Grande Elettore Federico I di Brandeburgo alla metà del 1600 - che furono in gran parte abbattutiti dall'architetto del nazismo Albert Speer - avrebbero ostacolato il vento gelido da cui non riesci a proteggerti, se ti trovi a camminare sul Viale in una giornata dell'inverno berlinese. Gelido vento che appare, d'improvviso, emblema della nuova capitale: città ricostruita, resuscitata - definitivamente - al mondo del potere e del business. Gli enormi grattacieli di banche, di grandi catene alberghiere, che adesso popolano tutta la metropoli, non risparmiano neppure luoghi simbolo della città e perfino della sua distruzione durante la guerra. è il caso - all'Ovest - della chiesa detta "Il rossetto e la cipria" per la raffazzonata ricostruzione, con pochi soldi, alla fine della II guerra mondiale, di quanto rimasto: il vecchio campanile - il rossetto - a lato di una chiesa in vetri colorato e cemento completamente ricostruita con un tetto piatto: la scatola della cipria, appunto. Ora gli spettatori fanno la fila per ore, sotto la pioggia o col vento tagliente (non è Cannes, in primavera) per entrare in sala e qualche volta non ci riescono. Sala 5, 9, 8: sono tre (su nove) gli schermi riservati alle proiezioni della Berlinale nel CineStar di Alexanderplatz, il Cubix appunto, che già col nome rivela la forma della sua struttura. Ma spesso i "tre Cubix" non sono sufficienti e quindi i biglietti non li trovi. Ed allora, dopo aver tentato la sorte, ti aggiri per i vari piani del cubo, che sono tutti identici l'uno all'altro, con i fast food. Uffa, che noia! Per fortuna resiste ancora qualche Pretzel, il panino incrociato, tipico tedesco. |