An initiative of the EU MEDIA Programme with the support of the Italian Government
Since 1992 MEDIA Salles has been promoting the European cinema and its circulation at theatrical level

“Il punto sul digitale: flessibile, interoperabile, sostenibile” è il titolo del convegno organizzato da Microcinema alla Mostra di Venezia il 31 agosto 2008.

“Alla fine del 2007 gli schermi digitali erano nel mondo 5.831, con un aumento di ben 3.000 unità rispetto a dodici mesi prima – ha dichiarato Elisabetta Brunella, segretario generale di MEDIA Salles - Di fronte a un tale incremento, avvenuto principalmente nel Nordamerica, risulta urgente individuare anche in Europa dei modelli economici che riequilibrino il paradosso della proiezione digitale che da una parte promette ingenti risparmi alla distribuzione - riducendo drasticamente i costi di copie e trasporto - e dall'altra richiede all'esercizio forti investimenti per l’acquisto delle nuove attrezzature”.

“Significativa in questo senso – ha continuato Brunella - è l’iniziativa norvegese, capitanata da Film&Kino, che prevede un piano di intervento finanziario misto, pubblico e privato, che consenta una transizione al digitale rapida per tutti gli schermi del Paese. La ricetta norvegese si basa su un modello VPF – per cui sono in corso trattative con le majors – integrato da fondi pubblici, generati perlopiù dal prelievo sugli incassi legati allo sfruttamento dei film, e dall’investimento delle sale stesse, in una misura tale da risultare possibile per tutte le tipologie di cinema.”

Il confronto delle diverse esperienze in Europa e nel mondo è stato lo spunto per riflettere sulla via italiana della transizione dalla pellicola al digitale.

“La transizione al digitale per le sale cinematografiche italiane è un passaggio importante che va affrontato in modo concreto e veloce, sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico”, ha dichiarato Paolo Protti, presidente dell’Anec.

“Bisogna ora regolare il rapporto economico fra esercenti e distributori – ha proseguito Protti – tenendo conto che ogni anno in Italia si spendono circa 60 milioni di euro per la stampa di film in pellicola e che il digitale consentirà un rilevante risparmio alla distribuzione che deve perciò contribuire agli investimenti per l’adeguamento delle sale. Per arrivare a un modello economico italiano è necessario creare tavoli di confronto fra tutti gli operatori del settore, per valutare varie strategie come la creazione di gruppi di acquisto per le attrezzature o il ricorso a società di intermediazione”.

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