Nell’attesa di DigiTraining Plus 2013: i dati del cinema in Polonia
Con oltre 38 milioni di biglietti venduti nel 2012 e quasi 1.200 schermi totali, la Polonia è uno dei maggiori mercati dell’Europa Centro-Orientale.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie, con 592 schermi digitali la Polonia risultava aver convertito, già all’inizio del 2012, circa la metà delle sue sale.
I dati disponibili per il 2013 hanno evidenziato un ulteriore incremento (+39,7%) degli schermi digitali, che hanno raggiunto, al 1° gennaio 2013, quota 827 e rappresentano ormai tre quarti del parco sale polacco.
Dal primo proiettore digitale installato a Varsavia nel 2007, la transizione alle nuove tecnologie ha quindi mantenuto un ritmo elevato e ora la Polonia si avvicina sempre più alla digitalizzazione al 100%.

La Polonia: una varietà di modelli economici per i diversi tipi di cinema
Questo processo è stato possibile grazie a diversi modelli economici.
Da un lato, le tre maggiori società d’esercizio del paese - Multikino, Helios e Cinema City - hanno ormai completato la conversione dei propri schermi. Multikino aveva già digitalizzato nel 2011 le sue 208 sale, mentre al 30 giugno 2012 risulta avere 223 schermi, tutti digitali.
Hanno invece completato la digitalizzazione al 100% nei primi sei mesi del 2012 Helios, con 149 schermi, e Cinemacity, con 339 schermi.

Se le grandi catene hanno la possibilità di digitalizzarsi con i propri mezzi, diversi schemi di supporto pubblico sono stati resi disponibili, a livello nazionale e locale, per i cinema di minori dimensioni e commercialmente più deboli.
L’istituto nazionale di cinematografia - il Polish Film Institute - ha lanciato nel giugno del 2011 un programma di sostegno alla digitalizzazione destinato specificamente ai cinema di qualità e d’essai, con l’obiettivo di creare luoghi di spettacolo con un ruolo culturale che siano allo stesso tempo all’avanguardia nelle tecnologie di proiezione.
Per ottenere il finanziamento, i cinema devono quindi innanzitutto entrare a far parte della rete dei cinema d’essai (Arthouse Cinemas Network) dimostrando di avere una programmazione principalmente incentrata sulle produzioni europee e nazionali (il 25% delle proiezioni devono essere film polacchi, e di questi almeno 10 titoli devono essere prime uscite dell’anno in corso).
Inoltre, il cinema deve dimostrare di proiettare almeno 300 film all’anno e di svolgere attività di educazione all’immagine.
Se la domanda viene accettata, il cinema riceve un finanziamento pari al 50% dei costi dell’attrezzatura digitale (pari a circa 40.000 euro secondo le stime sui costi dei proiettori) ed entra in una rete di cinema digitali (Polish Digital Cinemas Network) consultabile al sito www.c-kino.pl.
Alla fine del 2012, 84 cinema avevano aderito all’iniziativa.

Oltre a questo schema di finanziamento nazionale, esistono in Polonia iniziative regionali di supporto alla digitalizzazione.
Tra queste, vale la pena segnalare in particolare il progetto "Malopolska Digital Cinemas Network", nato nel 2010 su iniziativa della Fundacja Rozwoju Kina, organizzazione di sostegno al settore cinematografico con sede a Cracovia.
L’iniziativa ha la particolarità di considerare la sala cinematografica come un elemento chiave dell’attrattiva turistica di una certa area. Partendo da questo presupposto, il progetto, che è supportato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), ha lo scopo di valorizzare l’attrattiva turistica della regione della Piccola Polonia - e in particolare dei centri di dimensioni ridotte - attraverso il miglioramento dell’offerta cinematografica.
Il finanziamento copre il 75% dei costi netti di conversione: acquisto del proiettore e del server, adattamento del sistema audio, lavori di adattamento della cabina di proiezione e anche installazione della tecnologia 3D.

Grazie a questo schema è stato possibile digitalizzare 18 cinema nella regione della Piccola Polonia.


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