2012: GRANDI E PICCOLI, 100% DIGITALI
di Camilla Lomazzi Jørgensen e Francesca Mesiano

È continuata nel 2012 la conversione totale dei circuiti europei al digitale. Se tale processo avviene in modo relativamente più facile per le grandi catene che fanno generalmente ricorso ai modelli VPF attraverso un intermediario, le sale indipendenti e i cinema d'essai, che raramente hanno risorse economiche proprie per affrontare la transizione, utilizzano una più ampia varietà di modelli, spesso basati su interventi pubblici.
Sul fronte delle grandi catene a respiro internazionale, una completa conversione al digitale è avvenuta, nel 2012, all'interno della Pathé Suisse, che a metà anno presentava 10 cinema digitalizzati, per un totale di 70 schermi, di cui 44 dotati di tecnologia 3D e 3 di un proiettore 4K.
Similmente, nei Paesi Bassi, la Pathé presentava, a giugno 2012, 21 cinema digitali, per un totale di 159 sale. Gli schermi 3D sono 108, di cui 3 IMAX, quelli dotati di un proiettore 4K sono invece 17.
Tra gli operatori attivi in un solo mercato, Kinopolis offre in Germania 16 cinema completamente digitalizzati, per un totale di 130 schermi, di cui 75 in 3D.
Le catene orientate soprattutto al cinema commerciale non sono le sole a digitalizzarsi al 100%: un esempio interessante, nel settore d'essai, è rappresentato, in Gran Bretagna, dalla Curzon Cinemas, la società che ha fatto del cinema "art-house" il suo punto di forza e che ha completamente digitalizzato i suoi 6 cinema a Londra, per un totale di 12 schermi, pure equipaggiati per il 3D. Parlando di monosale d'essai in cittadine di provincia, un esempio interessante è quello dalla sala francese Cinéma QUAI56 a Guer, con una capienza di 184 posti, che si è dotata di tecnologia digitale e 3D.
In Italia ha scelto di digitalizzarsi con i propri mezzi il gruppo Cinelandia, proprietario di 10 complessi nel Nord Italia, che a fine novembre ha completato la digitalizzazione dei cinema di Gallarate (8 schermi) e Aosta (5 schermi) con l'installazione di proiettori Christie e Barco.
I 7 schermi ancora analogici della catena - situati nei cinema Cantù 2000 e Cuneo centro - saranno digitalizzati nel 2013. Avendo Cinelandia optato per l'acquisto diretto, la quota VPF verrà versata dai distributori direttamente alla società.
Nessun accordo VPF invece per il Century Cinemas a Letterkenny (IRL), che ha completato nel corso del 2012 la digitalizzazione dei suoi 8 schermi con proiettori Kinoton. Mark Doherty, proprietario del Century Cinemas, è molto soddisfatto della qualità raggiunta con il digitale e crede molto nel futuro del "cinema al cinema". "La sala - afferma - sarà sempre un luogo sociale. Ma la qualità dell'esperienza dev'essere il massimo che possiamo offrire. Vogliamo che la gente, quando esce la sera, venga proprio qui".

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