Tutti diversi, tutti digitali

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d’Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

Paese

Nome del cinema

Città

Società

Numero di proiettori digitali

Marca del proiettore
digitale

Risoluzione

Server

N. di schermi 3D

Fornitore di tecnologia 3D

Italia

Cinema Pedretti

Morbegno

Cinegest

1

Christie

2K

Doremi

1

MasterImage

Cinema Teatro Pedretti, Morbegno (SO)
Nell’opinione di un’affezionata spettatrice, il cinema "di fiducia"
Francesca Mesiano

Chi sia cresciuto in Valtellina – meta di turismo invernale nel cuore delle Alpi, nota soprattutto per le montagne che hanno dato i natali a campioni di sci come Deborah Compagnoni e Giorgio Rocca – al pensiero "cinema" non può che figurarsi, immediatamente, il Cinema Teatro Pedretti di Morbegno, il quale mantiene nell'immaginario la suggestione discreta di un luogo quasi familiare. Personalmente, dall'interminabile coda al botteghino per "Titanic", a 12 anni, fino alla recente introduzione del digitale, con il Pedretti sono cresciuta.
Il suo status di "istituzione" locale ben si rispecchia, concretamente, oltre che nella sua collocazione, in Piazza Mattei – una delle principali, e certamente la più vivace, del centro di Morbegno – soprattutto nell'edificio, che rappresenta in sé un piccolo pezzo di storia. Da ex convento di Padri Cappuccini del 1600, infatti, fu requisito da Napoleone e trasformato in deposito militare, poi ridotto a magazzino di legname, decaduto e dimenticato fino alla fine dell'Ottocento.
Proprio nel 1890, tuttavia, rinasce come edificio consacrato all'arte, divenendo teatro cittadino (Teatro Sociale), per assumere infine la sua configurazione attuale alla fine del secolo scorso, per merito di Armando Pedretti.
L'introduzione recente (datata agosto 2010) dell'impianto di riproduzione digitale, completa la storia, rappresentando il definitivo incontro con la modernità ed accompagnando il Pedretti, primo tra le sale della provincia di Sondrio, verso la nuova, sempre più stimolante esperienza del cinema digitale e della tecnologia 3D.
Roberto Gasperi, direttore del Pedretti, mi mostra con orgoglio il “Biglietto d’Oro” vinto per il 2008/2009 nella categoria monoschermi e mi parla con entusiasmo del nuovo sistema, convinto che il futuro del cinema stia nella tecnologia digitale e 3D e che sia necessario, anche per un cinema di provincia, mantenersi al passo con le novità per offrire agli spettatori il servizio migliore.
Passando dall'edificio e dalla sua storia alla reale esperienza di uno spettatore del Pedretti, possiamo munirci di bibite e pop-corn per entrare nella sala di proiezione – 424 posti totali, 224 in platea e 140 in galleria – ed otteniamo la comoda e spaziosa poltrona di velluto scuro.
A questo punto, dopo spazi pubblicitari dedicati alle più svariate attività imprenditoriali della zona – accompagnate ogni volta dalla medesima compilation di sottofondo – le luci si abbassano, si spengono, e ci si può godere, sul nuovo schermo installato con l’introduzione del digitale, il film di maggiore successo del momento.
Certo, trovandoci in una zona provinciale, e poiché il cinema dispone di un’unica sala, molto spesso alcuni film non vengono proiettati, o comunque arrivano sullo schermo con un discreto ritardo rispetto all'uscita nei cinema nazionali, ma i gestori tentano di trovare un compromesso efficace, nella scelta del calendario, tra le esigenze di marketing ed il gusto personale, cosicché, soprattutto in periodi lontani dal "boom natalizio" – durante il quale viene regolarmente proposto e replicato il “cinepanettone”, italiano o straniero, dell’anno – si possa apprezzare una gradevole varietà di proiezioni.

Il Cinema Teatro Pedretti, insomma, con la sua storia e con l'attenzione di chi lo gestisce per offrire, pur in una piccola realtà, gli strumenti del cinema moderno, continua a rappresentare un punto di riferimento importante per la cultura locale, oltre che, per i cittadini, il cinema "di fiducia".


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