Tutti diversi, tutti digitali
a cura di Elisabetta Brunella

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d’Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

Paese

Nome del cinema

Città

Società

Numero di proiettori digitali

Marca del proiettore
digitale

Risoluzione

Server

N. di schermi 3D

Fornitore di tecnologia 3D

EE

Coca Cola Plaza

Tallinn

Forum Cinemas

5

Barco/Christie

2K

Dolby

2

XpanD

 

Coca Cola Plaza - Tallinn

Il corso “Digitraining Plus” che MEDIA Salles organizza dal 29 giugno al 3 luglio 2011 a Helsinki e Tallinn prevede una visita al Coca Cola Plaza.

Antica città anseatica, Tallinn presenta un pregevole centro storico di impronta medievale: così recitano le guide turistiche. In realtà la capitale dell’Estonia offre molto di più che le vestigia di un passato glorioso. Il visitatore che voglia provare a trovarsi in un vero e proprio laboratorio di architettura contemporanea potrà cominciare dal Rotermann: quartiere portuale di fabbriche e magazzini dell’epoca zarista, ora centro di uffici e di negozi che si sono insediati nella versione rivisitata degli antichi edifici di mattoni. Spicca su tutti il risultato della combinazione di uno spoglio parallelepipedo di un paio di piani con tre tronchi di piramide di vetro e acciaio costruiti sul suo tetto: modo non dei più usuali per guadagnare preziosi metri cubi e fama internazionale. Esattamente qui si affaccia il cinema che – vero e proprio primato – si fregia del nome della bevanda cinematografica per eccellenza: il Coca Cola Plaza. Prossimo a festeggiare il suo decimo anniversario – è stato inaugurato il 10 marzo 2001 – questo multiplex urbano è dotato di undici schermi, per un totale di 1.967 posti, ed è contenuto in un moderno edificio pluripiano che funge anche da passaggio coperto tra due importanti strade del centro di Tallinn – cosa non trascurabile ad una latitudine che trascorre sottozero buona parte dell’anno. Anche chi non abbia tempo, o voglia, di vedere un film può fermarsi en passant a uno dei bar del cinema – la specialità sono i frullati – assaggiare la pizza del giorno di Basilik, il ristorante all’italiana, o farsi una provvista di caramelle al candy shop, che propone pure caffè Illy al volo. Chi invece venga qui per vedere un film, troverà al pianterreno non solo l’ovvia cassa, ma anche un vero e proprio guardaroba che consente di sbarazzarsi di cappotti e borse (e magari anche galosce da neve). Videoschermi di generose proporzioni forniscono informazioni sulla programmazione e sulle iniziative speciali, sempreché lo spettatore non sappia già tutto attraverso l’app che Forum Cinemas – l’esercente e distributore che gestisce il Coca Cola Plaza - mette a disposizione dei potenziali clienti (chi vuole vederla, troverà il link qui sotto), mentre una serie di scale mobili porta gli spettatori alle sale distribuite su più piani. Tra di esse cinque sono attrezzate per la proiezione digitale e 3D, con tecnologia XpanD, e offrono anche i must dei contenuti alternativi come la Coppa del mondo di calcio o la stagione lirica del Metropolitan. Gioiello del Coca Cola Plaza – il più importante complesso di Forum Cinemas, ovvero la versione estone della finlandese Finnkino, è la Vip suite, sala di 40 comodissime poltrone destinata alla clientela che desideri godere di un comfort e di un trattamento privilegiati. La suite – che porta il marchio “A. LeCoq “, la birra più popolare in Estonia, è collegata alla Lounge omonima, accogliente ed esclusivo salotto dotato di fornitissimo bar e di uno spazio per i fumatori. Se il sabato sera un film costa 5 euro “ai piani bassi”, oppure 6,50 se in 3D, quassù si arriva sino ai 20 euro per l’opera da New York. Dalla lounge – siamo al quinto piano - un’ampia vetrata offre una spettacolare vista sul centro di Tallinn. Chi alle ardite architetture del 21° secolo preferisca panorami più romantici dovrà semplicemente guardare davanti a sé: le torri medievali e le guglie gotiche sono proprio lì, sembra quasi di poterle toccare.
 
Elisabetta Brunella

Questo articolo è stato pubblicato sul "Giornale dello Spettacolo" n. 5 del 18 marzo 2011.

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