Dalla settima edizione
del corso
“DigiTraining Plus: European Cinemas Experiencing New Technologies”
Helsinki, 17-21 febbraio 2010
- aggiornamento quotidiano -
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Accolti
dal direttore, Aku Jaakkola, i partecipanti al DGT
hanno visitato stamani il cinema Biorex situato a Espoo
nel centro commerciale Sello, tra i più importanti
della Finlandia, a pochi chilometri dalla Capitale. A introdurre uno
dei temi della giornata – come evolverà il ruolo della
sala cinematografica nel prossimo futuro – è stata la presentazione
di Walter Munarini di Open Sky incentrata sugli eventi
3D offerti via satellite in diretta. La tecnologia digitale promette
dunque contenuti più vari, ma anche un nuovo modo di impostare
la relazione con gli spettatori e con il pubblico potenziale: questo
è quanto emerso dall’intervento di Frauke Feuer,
di Peaceful Fish, che ha illustrato il progetto “Digital Alfie”,
a cui aderisce anche il Biorex Sello. L’iniziativa – che
ha ottenuto il sostegno del Programma MEDIA – si propone di fornire
alle sale digitali strumenti per costruire una comunità online
e meglio rispondere alle aspettative del loro pubblico.
Con un breve viaggio attraverso il panorama nordico
di neve e sole e una temperatura di -20°, i partecipanti hanno di
nuovo raggiunto l’Auditorium della Finnish Film Foundation dove
Guillaume Thomine-Desmazures ha illustrato il modello
economico di transizione al digitale proposto da Arts Alliance Media,
fornendo ulteriori informazioni sul tema trattato il giorno prima da
Fabrice Testa in rappresentanza di XDC.
Sul finanziamento della digitalizzazione è intervenuto quindi
Jonathan Davis, consulente per le politiche audiovisive.
Nella sua panoramica sulle forme di sostegno pubblico già adottate
o in via di definizione in Europa a livello nazionale o regionale, ha
ricordato la dichiarazione firmata lo scorso settembre dalle istituzioni
nazionali che in Europa si occupano di cinema: “È di interesse
pubblico che la digitalizzazione delle sale europee avvenga in modo
rapido ed efficace e che l’aiuto pubblico vada a potenziare la
diversificazione dell’offerta cinematografica. Ha così
completato il quadro tracciato da Kerstin Degerman,
Responsabile del MEDIA Desk Finlandia, che aveva così annunciato
l’intervento del Programma MEDIA il cui lancio è previsto
per la prossima estate: “La Commissione Europea è consapevole
che la digitalizzazione può rappresentare un forte rischio per
i piccoli esercenti. Per questo le misure che faciliteranno l’adozione
delle attrezzature digitali saranno dirette soprattutto a chi ne ha
più bisogno”.
A questi interventi si è riallacciato Harri Ahokas,
Direttore della distribuzione nazionale presso la Finnish Film Foundation:
“I sussidi pubblici sono denaro con un’etica e una morale.
Quando si parla di transizione digitale questo si traduce in più
diversità. Diversità della programmazione in termini di
generi cinematografici, di paesi e culture da cui i film provengono,
di pubblici di riferimento. Anche dare spazio nella programmazione ai
diversi tipi di produzione nazionale fa parte dell’etica del finanziamento
pubblico”.
A completare il corso è stato ancora uno sguardo sul futuro:
Tommi Rissanen, di Dicole, ha provato una incursione nel prossimo
decennio condividendo alcune riflessioni su come evolveranno le aspettative
del pubblico. Tre i concetti chiave: tecnologia, interazione, esperienza.
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