Tutti diversi, tutti digitali
a cura di Elisabetta Brunella

La rubrica ospita ritratti di cinema d’Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

Paese
Nome del cinema
Città
Società
Number di proiettori digitali
Marca del proiettore digitale
Risoluzione
Server
N. di schermi 3D
Fornitore di tecnologia 3D
France
MK2 Bibliothèque
Paris
MK2
5
NEC
2K
Doremi
5
XpanD

“Il cinema può cambiare la vita?” Per rispondere a questa domanda Marin Karmitz, regista, produttore, distributore, è diventato – quasi suo malgrado – esercente cinematografico, arrivando a creare il più grande circuito d’essai di Francia, che attira oggi più di 5 milioni di spettatori l’anno nei suoi 58 schermi. Di questi, 14 si trovano, a Parigi, nel complesso MK2 Bibliothèque, che rappresenta l’espressione più compiuta dell’idea che Karmitz ha sviluppato a partire dal 1974 quando ha creato le sue prime sale alla Bastiglia. In quella prima fase l’intento era di far leva sul cinema – peraltro abbinato a letteratura, pittura e musica - per contribuire al rilancio della vita sociale e culturale di un quartiere che si era guadagnato una fama poco lusinghiera. L’esperimento non solo è riuscito, ma ha generato un’altra sfida che ha portato alla realizzazione del Quai de Seine , un complesso anch’esso situato in un quartiere da rivitalizzare. Un nuovo ingrediente si è aggiunto alla formula Karmitz: l’associazione con la ristorazione, soprattutto in versione “slow”, che favorisce la socializzazione. La vita del 19° arrondissement è cambiata decisamente in meglio e se la gente non ha più paura di uscire la sera è merito in larga parte del cinema, che nel frattempo si è arricchito di un “gemello”, il Quai de Loire, sul lato opposto del canale. Nel caso di MK2 Bibliothèque la scommessa è stata quella di puntare sulla combinazione con la nuova sede della Biblioteca nazionale francese. Oggi, vedendo le migliaia di giovani e meno giovani che deviano dal loro percorso da o verso le quattro torri a forma di libro aperto, per entrare al complesso MK2, il successo dell’operazione può sembrare scontato, ma non lo era di certo nel 2003 quando la Biblioteca era una sorta di cattedrale in un deserto fatto di binari ferroviari e strade poco invitanti al passeggio. MK2 Bibliothèque, pensato come un lungo battello spiaggiatosi sulla riva della Senna, è oggi un luogo di incontro (si può accedere ai suoi negozi – specializzati in DVD, CD musicali e posters – e ai suoi caffè e ristoranti anche senza il biglietto per le proiezioni) e un esempio del design che rende più piacevole la vita (l’architetto Wilmotte ha privilegiato, per quanto insolito possa sembrare in un cinema, la luce naturale e la trasparenza, Martin Szekely ha ripensato un elemento essenziale per la fruizione cinematografica come la poltrona, inventando la rosso fiammante “poltrona per due”). Ma soprattutto è un punto di riferimento per il cinema di qualità e per la tecnologia d’avanguardia. Cinque schermi offrono immagini digitali (con proiettori NEC e server Doremi) e in 3D (Xpand) riscuotendo un grande successo: Avatar è in programmazione in tre sale dal 16 dicembre e, al 9 gennaio, è stato visto da 63.000 spettatori. Tecnologia di punta: l’ultimo tocco alla formula MK2, che conferma il ruolo di pioniere di questo circuito che – pur lontano dalle dimensioni dei leader di mercato – dimostra che qualità e capacità di anticipare il futuro sono fattori di successo.

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