WOMEN IN DIGITAL CINEMA
Tarja Piiroinen, Savon Kinot Oy, Finland

Gestisco un circuito di cinema, il Savon Kinot Oy, con i miei quattro fratelli. La nostra società è una vera e propria impresa familiare: nostro padre è diventato esercente cinematografico nel 1945. Io ho cominciato a lavorare nel cinema a 10 anni e attualmente sono la Responsabile della Programmazione.

La nostra azienda è la seconda catena d’esercizio finlandese, anche se la quota di mercato è solo del 4% (nel 2008) mentre il maggiore operatore, Finnkino Oy, detiene il 70% del mercato. Siamo presenti in sei città nell’ Est della Finlandia dove abbiamo sette cinema per un totale di 12 schermi.

Ad oggi, solo uno dei nostri schermi è digitale: si trova nel nostro cinema più recente, a Joensuu, dove abbiamo avuto la possibilità di aggiungere, oltre al tradizionale proiettore 35mm, un proiettore digitale nella sala più grande di questa multisala. Sarà fondamentale installare almeno un altro schermo nel prossimo futuro, per soddisfare le esigenze di programmazione. Nella situazione attuale, infatti, abbiamo ancora bisogno di una copia in 35mm quando la pellicola si deve spostare in una sala più piccola.

Il 3D è stata la principale ragione per la quale abbiamo dato il via alla digitalizzazione: il pubblico coglie meglio gli sviluppi tecnologici grazie al formato 3D e i film in 3D stanno vendendo più biglietti rispetto alle tradizionali pellicole. Credo che il 3D ci fornisca grandi possibilità per farci guadagnare più clienti e ampliare la nostra offerta nella programmazione.

La digitalizzazione pone anche una nuova sfida per i nostri vecchi cinema. Questi sono costruiti – specialmente le cabine di proiezione – per l’impiego dei proiettori 35mm. Non c’è proprio posto per un altro proiettore nelle vecchie cabine e abbandonare il proiettore 35mm non è, al momento, possibile, specialmente nelle piccole città e nei piccoli cinema.

Visto che non c’è, in Finlandia, alcun sistema VPF, siamo fortunati che il Governo Finlandese sostenga economicamente la digitalizzazione dei cinema. Nonostante questo sostegno, i cinema più piccoli devono affrontare il fatto che l’investimento che la digitalizzazione richiede potrebbe non essere mai ripagato dai guadagni provenienti dalle vendite dei biglietti.

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