Reg. Trib. Milano n. 418 del 02.07.2007
Direttore responsabile: Elisabetta Brunella

 
 
 
  Edizione italiana N. 43 - anno 4 - 25 febbraio 2009

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Dall'edizione 2009 del corso "DigiTraining Plus 2009:
European Cinemas Experiencing New Technologies"
Londra, 25 febbraio - 1° marzo 2009
 
- aggiornamento quotidiano -

Un totale di 3.600 schermi, che hanno ospitato nel 2008 oltre 164 milioni di spettatori, con un incremento dell’1,1% rispetto all’anno prima: di essi circa il 10% è attrezzato per la proiezione digitale. Queste sono le cifre essenziali del mercato britannico, le cui caratteristiche saranno presentate oggi, durante la prima giornata del corso DigiTraining Plus da Phil Clapp, segretario generale della CEA, l’associazione che rappresenta il 90% degli esercenti cinematografici del Regno Unito e che, per quanto riguarda il digitale, è impegnata in un’opera di informazione agli associati e di dialogo con le istituzioni pubbliche.

Ecco qualche anticipazione dall’intervento di Clapp.
“Dopo una prima fase di forte sviluppo resa possibile dal finanziamento concesso dallo UK Film Council, la diffusione della proiezione digitali nelle sale britanniche si è rallentata. Gli ultimi mesi hanno visto invece un’accelerazione dovuta principalmente all’interesse di presentare film in 3D. Sono soprattutto le grandi catene, in un territorio dove 5 società detengono il 70% del mercato, a mostrarsi attive per quanto riguarda la transizione al digitale: l’individuazione di un modello economico efficiente, basato sul concetto VPF adottato negli Stati Uniti, è il tema cruciale. L’attuale clima di difficoltà finanziarie ha peraltro messo l’accento sulla necessità che la transizione digitale non diventi un fattore di esclusione dal mercato delle piccole società. Per questo la CEA sta esplorando la possibilità di avviare azioni collettive che agevolino il finanziamento della digitalizzazione.”

Degli Stati Uniti parlerà, di fronte a una platea di ben 14 nazionalità europee diverse, Michael Karagosian, consulente per il digitale di NATO, l’associazione statunitense degli esercenti. Come funziona il VPF, quali sono le tendenze attuali degli studios quanto al cofinanziamento delle attrezzature digitali, saranno i principali temi del suo intervento.

(cliccare qui per vedere il programma del corso)
 
 
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