WOMEN IN DIGITAL CINEMA
Laura Trentinaglia
Responsabile Programmazione, Gruppo Furlan Cinecity, Italia
Lavoro da 18 anni per il Gruppo Furlan Cinecity e in questo lungo periodo
ho vissuto insieme alla mia Azienda tutte le trasformazioni che l’hanno
portata ad essere – oggi - uno dei principali gruppi dell’esercizio cinematografico
italiano.
In questo senso, il nostro investimento nel digitale – iniziato verso
la fine del 2004 – costituisce senza ombra di dubbio una delle svolte
più importanti e “coraggiose”, in considerazione soprattutto dello
spirito “pionieristico” con cui il Gruppo Furlan si accingeva al lungo
percorso nella nuova tecnologia, che rappresenta di fatto il futuro del
Cinema.
Attualmente nei nostri quattro multiplex Cinecity (di Silea, Pradamano,
Trieste, e nell’ultimo nato – dicembre 2005 – di Limena) sono presenti
11 sistemi digitali, che fino ad oggi ci hanno consentito di proporre
tutti i film finora editati in formato digitale in Italia, sempre con
eccezionali risultati in termini di presenze e di gradimento da parte
del nostro pubblico, ormai abituato alla qualità del digitale,
soprattutto per il prodotto più “spettacolare”.
Proprio in questi giorni, inoltre, al Cinecity di Limena stiamo completando
l’upgrade delle attrezzature digitali, e dall’8 giugno sarà possibile
– novità assoluta per l’Italia - vedere I ROBINSON – UNA FAMIGLIA
SPAZIALE nel nuovo formato Disney Digital 3D.
Tale sistema, attraverso una serie di accorgimenti e “trucchi” ottici,
permette di aggiungere alle storie che siamo abituati a vedere sullo schermo
il senso di profondità dato dalla terza dimensione.
In generale, la visione in 3D si ottiene con la proiezione di un’immagine
doppia: una per l’occhio sinistro e una per l’occhio destro, che sovrapposte
creano la sensazione di profondità.
L’incredibile effetto del Disney Digital 3D è garantito
dall’utilizzo di occhiali elettronici attivi - comodi, leggeri e indossabili
anche sopra qualunque occhiale da vista – che sono regolati a distanza
da un emettitore ad infrarossi. Quest’ultimo, posizionato all’interno
della cabina di proiezione, trasmette il segnale a 2 “distributori” posti
ai lati dello schermo che, a loro volta, lo rimbalzano ad ogni singolo
paio di occhiali in sala.
A differenza di quanto accadeva in passato, il controllo elettronico dell’immagine
elimina difetti come le “immagini fantasma” (dovute alla visione, da parte
dell’occhio sinistro, di un frammento di fotogramma destinato al destro
e viceversa), il disallineamento spaziale o temporale delle 2 immagini
e l’eccessivo affaticamento degli occhi.
Ritengo che il costante investimento nel digitale – per quanto oneroso
- sia fondamentale per la soddisfazione e la fidelizzazione dei nostri
clienti, e che rappresenti un passo necessario verso l’obiettivo primario
del Gruppo: la completa digitalizzazione delle proprie sale, che consentirà
– in un futuro che confidiamo non essere tanto lontano – di proporre tutti
i film (ed anche contenuti alternativi) nell’unico formato in grado di
garantire le migliori prestazioni in termini di qualità e di economie
di gestione.
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