Edizione italiana N. 19 - anno 2 - 29 Marzo 2007

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Quando i proiettori digitali arriveranno a conquistare la maggioranza degli schermi attivi nel mondo? Nel 2013, secondo la previsione pubblicata da MEDIA Salles nel nuovo numero (n. 1/2007) di “European Cinema Journal”. Per scaricarla, cliccate qui.
La Newsletter, appena presentata ai partecipanti al corso “DigiTraining Plus: New Technologies for European Cinemas”, che si sta svolgendo in questi giorni in Belgio, ospita i risultati di uno studio che fornisce una previsione sulla diffusione dei proiettori digitali nel mondo. Alla base dell’elaborazione condotta da un giovane esperto di marketing, Marco Del Mancino, ci sono gli ultimi dati resi noti da MEDIA Salles nell’Annuario “European Cinema Yearbook – 2006 final edition”, secondo i quali gli schermi digitali nei cinque continenti sono arrivati, a fine anno, a quota 2.866, crescendo mediamente del 382% nell’arco di dodici mesi. Cruciale per questo sviluppo è stata l’impennata del mercato nordamericano, che ha registrato un incremento del 1.031%, di gran lunga superiore a quello di territori come l’Europa (+168%) o l’Asia (+70%).
Del Mancino ha elaborato questi dati con uno strumento previsionale consolidato, preso a prestito dal management scientifico e dalla ricerca demografica in base a una logica matematica su un modello di diffusione "epidemiologico", che consente di indicare che cosa accadrà se il mercato continuerà a crescere secondo le dinamiche fino a oggi seguite. Ne risulta una stima secondo la quale, passata nel 2013 la boa del 50% del mercato potenziale, con un balzo di 20.000 nuove installazioni solo in quello stesso anno, nel 2019 si raggiungerà la saturazione del 99% dei 105.000 schermi attivi nel mondo.
Su questo scenario si è aperta la seconda giornata del corso dedicato agli esercenti cinematografici europei, che include nel suo programma gli interventi di Ad Weststrate, Presidente dell’Unic (l’unione internazionale degli esercenti) e di Michael Thomas in rappresentanza della Cicae (la confederazione internazionale dei cinema d’essai). Dopo la presentazione delle aspettative e degli interrogativi che le organizzazioni professionali nutrono nei confronti delle nuove tecnologie, l’accento si è spostato sul fronte dei contenuti. Tra questi, i film di repertorio, che grazie alla distribuzione digitale, potranno ritrovare un valore commerciale, e le produzioni in 3-D. Come è emerso dalle parole di Matt Cowan, Direttore per la Tecnologia di Real D: “il 3-D è uno dei principali catalizzatori dello sviluppo del cinema digitale. Oltre 700 dei 2.866 schermi digitali oggi aperti al pubblico sono attrezzati per la proiezione 3-D”. Che il 3-D sia, inoltre, tra i maggiori fattori di interesse per i partecipanti al corso, lo confermano le parole della finlandese Riitta Haapiainen, Direttore del Cinema SES Auditorium a Helsinki: “ho avuto l’opportunità di assistere a un test di proiezione digitale in 3-D, che indicava chiaramente come questa innovazione apra possibilità interamente nuove al di là delle tecniche tradizionali. I vecchi esempi di film tridimensionali in 35mm – di orrore e d’azione – ci hanno semplicemente dato una vaga idea del tipo di esperienza che un film digitale in 3-D può offrire”.
Per scaricare l’articolo di Marco del Mancino, cliccate qui.

MEDIA Salles, progetto che opera nell’ambito del Programma MEDIA dell’Unione Europea con il sostegno del Governo Italiano, incoraggia la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei, sia attraverso iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici europei, sia attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità delle produzioni europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando canali di informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente sviluppate da MEDIA Salles si collocano in tre aree principali – formazione, promozione e informazione – integrandosi a vicenda.

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