La Turchia: un mercato cinematografico in crescita
di Elisabetta Brunella

Anche quest'anno MEDIA Salles ha rinnovato la collaborazione col festival “Sguardi Altrove”. Lo abbiamo fatto con quella che è la nostra attività originaria, ormai trentennale: documentare il consumo di cinema in sala attraverso le rilevazioni statistiche e la presentazione dei fatti chiave nei diversi mercati europei.
Se nel 2018 avevamo accompagnato la programmazione del Festival con un reportage sulla Bulgaria, stavolta il nostro sguardo si è posato sulla Turchia: a questo paese l'edizione n. 28 della rassegna diretta da Patrizia Rappazzo ha dedicato un focus che si è concentrato sulla produzione cinematografica al femminile.

La Turchia conta oggi oltre 80 milioni di abitanti ed è in netta crescita demografica. Per quanto riguarda la fruizione di cinema in sala, negli ultimi vent'anni ha visto quadruplicare il numero degli schermi, che sono passati da circa 800 a 3.200. Nello stesso periodo ha più che raddoppiato, e negli anni più favorevoli quasi triplicato, il numero degli spettatori, che erano 26 milioni nel 2000 e che nel 2019 sono stati 59 milioni, con punte di 70 milioni nel 2017 e 2018.
Tra i 37 paesi che MEDIA Salles analizza ogni anno, la Turchia ha un primato: è la nazione in cui i film nazionali sono più visti, anzi sono i più visti!

La produzione turca si aggiudica infatti ogni anno più della metà delle presenze con percentuali che si aggirano intorno al 55-60%, per non parlare dell’anno "Covid", un 2020 tutto particolare, in cui le presenze dei film nazionali sono arrivate a rappresentare addirittura l’80% del totale.
Tanto per dare un’idea, in Italia mediamente la percentuale dei film italiani sulle presenze totali oscilla intorno al 25%, mentre in Francia si situa tra il 30 e 40%.
Grazie all'amichevole collaborazione di Antrakt, l’organizzazione che meglio documenta la produzione dei film in Turchia, MEDIA Salles ha analizzato i cento film più visti nel periodo 2016-2021 in Turchia.

Di questi grandi successi popolari, 56 su 100 sono turchi, mentre gli altri 44 sono soprattutto film "made in USA", a cominciare dalle produzioni Marvel, Disney e Pixar, ovvero film per ragazzi e per famiglie. Tra i 56 titoli nazionali, 5 sono stati firmati da registe femminili.
Tanti? Pochi? Quello che possiamo dire è che la produzione delle registe turche è sicuramente in crescita: tra il 1990 e il 2005 i film "al femminile" che abbiano avuto una certa esposizione nelle sale turche erano 18, mentre nei 15 anni successivi questo numero è salito a 119.

Quindi possiamo dire che, in un mercato cinematografico in espansione, come quello della Turchia, fortemente caratterizzato dalla produzione nazionale, è decisamente aumentato il peso dei film realizzati dalle donne: un fenomeno che una manifestazione internazionale dedicata alla cinematografia femminile, come “Sguardi Altrove”, non può non rilevare con soddisfazione!

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