GREEN CINEMAS

 
La sostenibile bellezza dell'Odeon

Se ne è parlato in tutti gli incontri che nell’ultimo paio di mesi hanno ripreso a radunare esercenti e distributori nei diversi paesi europei: è la transizione verde il vero e proprio leitmotiv delle sale. Si è iniziato a Riccione, col Ciné, si è continuato durante la Mostra di Venezia e poi a Lipsia, città in cui si ritrovano tradizionalmente i professionisti dell’essai tedesco, e ancora più recentemente in Ungheria, dove gli operatori del settore hanno rinnovato l’appuntamento col Festival di Miskolc.
Qui il dibattito ha preso le mosse dalla ricognizione presentata da MEDIA Salles sulle best practices nelle quattro principali aree in cui si collocano le azioni che mirano a limitare l’impronta dei cinema sull’ambiente: la riduzione del consumo di energia e di acqua, la sostenibilità del cibo e delle bevande, la gestione dei rifiuti ed infine, ma non meno importante, il coinvolgimento del personale, degli spettatori e delle comunità locali. Nel primo campo l’intervento “principe” è l’adozione di proiettori che consumino meno energia, riducano i costi di manutenzione e abbiano vita più lunga: si sta perciò progressivamente affermando la tecnologia laser.
Tra gli early adopters europei figura Sena, la principale società di esercizio islandese che già nel 2017 aveva inaugurato un complesso “100% laser”: lo Smárabíó di Reykjavík. Sul fronte “concessions”, la proposta di prodotti a km zero oppure bio e la scelta di fornitori che prediligano contenitori riutilizzabili e imballaggi riciclabili contribuiscono - così come, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, la riduzione delle stoviglie “usa e getta” ed una selezione rigorosa - all’ecosostenibilità dei cinema. Per incoraggiare queste pratiche, la città di Barcellona prevede sconti sulla tassa dei rifiuti alle sale che raggiungano traguardi progressivamente più ambiziosi nella raccolta differenziata. Se parecchie di queste misure dipendono esclusivamente dalle scelte - e dagli investimenti - delle società di esercizio (ad esempio l’utilizzo di energia derivata esclusivamente da fonti rinnovabili), non poche sono le azioni per cui è fondamentale la cooperazione col pubblico.
Basti pensare alla raccolta differenziata dei rifiuti. Coinvolgere gli spettatori è dunque fondamentale: in questo i cinema hanno un atout praticamente esclusivo, ovvero la loro stessa programmazione. Molte sale propongono film, documentari, cartoni animati che sensibilizzino sull’importanza di comportamenti virtuosi per l’ambiente. Proprio su cinema di centri anche medio-piccoli punterà lo UK Green Film Festival che si terrà il prossimo mese di novembre, mentre il Massimo di Torino ha recentemente ospitato CinemAmbiente.
E se vogliamo parlare di Italia “verde”, non si può non citare la ricerca presentata da Green Cross Italia, durante la Mostra di Venezia, nell’ambito di Sustainable Screens 2021. Ne emerge che il 60% dei consumi energetici delle sale italiane deriva dagli impianti di climatizzazione, mentre il 32% dai proiettori. Dei cinema campione analizzati - situati in 45 province di 14 regioni - il 68% non ha condotto, negli ultimi tre anni, nessun’azione per aumentare l’efficienza energetica.
Chi invece ha fatto interventi si è concentrato soprattutto sulla sostituzione dei proiettori e sul relamping. Solo l’1% ha isolato l’edificio con un cappotto termico, mentre il 6,7% ha installato un impianto fotovoltaico. Una situazione che potrebbe tuttavia presto migliorare. Non mancano infatti le proposte: a Ciné, Digima ha presentato un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici integrato col Theatre Management System, mentre Cinemeccanica ha proposto una soluzione per installare una sorgente di luce laser sui proiettori digitali che attualmente usano le lampade allo xenon. Non mancano nemmeno le best practices “tricolori”: l’Odeon di Firenze utilizza solo corrente elettrica proveniente da fonti rinnovabili, grazie all’accordo con Dolomiti Energia.
E non dovrebbero mancare nemmeno dei fondi pubblici ad hoc: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato 300 milioni di euro per il miglioramento dell’efficienza energetica di musei, teatri e cinema. Insomma, se sul futuro delle sale - non possiamo nascondercelo - pesano tante incertezze, una cosa è sicura: i cinema del futuro saranno più verdi.

Questo articolo è stato pubblicato nel n. 184 di Cinema & Video Int'l, media partner di MEDIA Salles.

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