Cari lettori,

in questi giorni il Festival di Cannes è salutato da operatori e pubblico come il segno della ripresa del cinema sul grande schermo. Ma come sarà davvero il futuro della sala? "Difficile fare previsioni per i sei mesi a venire", ha affermato, in una recente intervista a Le Film Français, Eddy Duquenne, l'AD di Kinepolis, uno dei gruppi che nell'ultimo decennio più ha investito nel settore dell'esercizio a livello internazionale. "Non parlo solo dello sviluppo delle piattaforme di streaming, ma anche delle abitudini di consumo", ha aggiunto. "Peraltro avevamo già visto che i nostri clienti, pur di fronte alla moltiplicazione delle occasioni di vedere i film da casa, iniziata anche prima del Covid, hanno sempre accolto con entusiasmo le nostre proposte che mirano ad offrire non solo un prodotto, ma un'esperienza speciale, possibile solo in sala".

In questo periodo, conferenze e webinar ruotano intorno alla grande domanda "cinema sul divano o cinema al cinema?". Come spunto di riflessione noi vi offriamo, qui accanto, un frammento tratto dal famoso romanzo "L'eleganza del riccio": Monsieur Kakuro gode del raro privilegio di uno schermo cinematografico tra le mura domestiche, per tutti gli altri la "gioia della proiezione" inizia nel buio di una sala. Quella vera, quella del cinema!

Buona lettura,
Elisabetta Brunella
Segretario generale di MEDIA Salles


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