Gli spettatori britannici preferiscono il grande schermo

Il pubblico del Regno Unito non vede l’ora di tornare al cinema: lo afferma Iain Jacob, presidente di Cinema First, l’ente che promuove, per conto dei distributori e degli esercenti, la fruizione cinematografica. Lo dice sulla base di un sondaggio commissionato da FDA - l’associazione dei distributori - e condotto dall’agenzia MetrixLab, da cui emerge che circa il 40% degli intervistati intende andare in sala nelle prime settimane in cui questo sarà possibile, mentre un ulteriore 36% nel giro di un paio di mesi.

Il lockdown ha dunque riacceso il desiderio di vedere le pellicole sul grande schermo e i primi a ritornare al cinema sembra che saranno proprio coloro che hanno visto film sulle piattaforme. L’esperienza cinematografica non può infatti essere ricreata tra le pareti domestiche: due terzi dei rispondenti dicono di preferire il grande schermo, il suono immersivo, gli effetti speciali e la vasta scelta di nuovi film che solo le sale possono offrire.

Altissima è la fiducia nelle misure di sicurezza adottate dai cinema dopo il primo lockdown: lo dice il 99% di coloro che erano tornati in sala a partire dal 3 luglio. Peraltro, nel Regno Unito nessun caso di contagio è risultato ascrivibile alla frequenza della sala cinematografica.

L’industria da parte sua ha annunciato tutta una serie di nuovi film che potranno soddisfare le esigenze di pubblici diversi: da un road movie come “Nomadland”, Leone d’oro a Venezia e pluricandidato agli Oscar, a un film per famiglie come “Peter Rabbit 2”, dal nono capitolo della serie d’azione “Fast & Furious” al dramma “The Father” interpretato da Anthony Hopkins, da “Crudelia” il lungometraggio Disney live action, a “Dune”, il reboot di Denis Villeneuve. 

Sembrano dunque esserci le condizioni per un ritorno alla grande sul grande schermo. Dal 17 maggio, almeno in Inghilterra e Scozia. Galles e Irlanda del Nord, invece, devono ancora aspettare.


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