CINEMA-GOING IN THE TIME OF THE PANDEMIC
Focus on India
di Angelica Riva

Dopo sette lunghi mesi di chiusura, da aprile a ottobre 2020, una seconda battuta di arresto alla fine di questo annus horribilis e ingenti perdite, i cinema in India sono riusciti a riaprire, nella maggior parte delle regioni del Paese*, a partire da metà gennaio 2021, con l'imposizione del limite di capienza al 50%. Inoltre, le sale si sono ritrovate a fare i conti con l'assenza di produzioni hollywoodiane e bollywoodiane, tutte posticipate o rimaste addirittura ferme.

Sul canale online di SkyTG24 Vanessa Vettorello, fotografa ed esperta di cinema indiano, fa sapere che il cinema in India rappresenta un fattore identitario prima ancora che culturale: le famiglie benestanti della classe media indiana amano infatti passare il tempo libero nelle grandi e lussuose sale dei multiplex più famosi, mentre la popolazione più povera si organizza con i cosiddetti "video parlours", ovvero spazi dotati di una grande tv o un proiettore, che potrebbero essere rimasti attivi anche durante i momenti più bui della pandemia, nonostante le restrizioni.

Sebbene l'andare al cinema giochi un ruolo fondamentale nella vita degli Indiani e rappresenti per molti l'attività ricreativa per eccellenza, un sondaggio condotto (su un campione di 8.274 Indiani) da LocalCircles, alla prima riapertura ad ottobre 2020, ha rivelato che solo il 7% della popolazione sarebbe disposto a tornare a frequentare una sala cinematografica. Solo il 3% ha risposto positivamente alla domanda "Ora che i cinema in molti stati sono aperti, e lo saranno a breve anche nel resto del Paese, andrai a vedere un film nei prossimi 60 giorni?", affermando di volerci tornare senza alcun dubbio, anche se dovessero proiettare solamente titoli di repertorio. Al contrario, il 4% degli intervistati ci andrebbe esclusivamente qualora uscissero nuovi film, mentre la sconfortante maggioranza del 74% vorrebbe del tutto evitare questi luoghi. Questa percentuale, molto preoccupante, mostra che la maggior parte della popolazione indiana rimane scettica rispetto al ritorno al cinema, preferendo la cautela alla normalità.

Anche sulla base di questi dati, gli esercenti delle catene indiane più famose stanno mettendo il massimo impegno nel riconquistare la fiducia del pubblico, cercando di diminuire con ogni misura il rischio del contagio e di abbattere il timore dei clienti.

Per questo, le grandi catene attive su più stati, come PVR (leader del mercato indiano), Cinépolis India (impresa del gruppo messicano numero due tra gli esercenti mondiali), Inox (pioniere nell'uso delle energie pulite), ma anche grandi esercenti locali come SVF puntano a rendere l'ingresso e la permanenza nelle sale il più possibile sicuri attraverso una sanificazione continua degli spazi, adeguati impianti di ventilazione, controllo della temperatura, norme di distanziamento (è possibile occupare un posto sì e uno no), obbligo di mascherina su naso e bocca, fornitura di occhiali 3D monouso. Soprattutto, puntano a rendere tutto il più possibile contactless, dal pagamento dei biglietti al servizio di cibi e bevande, con anche l'inserimento dei menù su QR code e confezioni sanificate a raggi UV (ovviamente i contanti e le carte di credito sono comunque ammessi, ma verranno igienizzati).

(Tutte le misure anti Covid-19 qui: https://www.youtube.com/watch?v=d0CnhNi1A-M&feature=emb_logo).

Ma non è tutto. I cinema si sono anche organizzati in modo da programmare private screenings su richiesta, col pagamento dell'affitto dell'intero auditorium per vedere film di ogni tipo, dalle pellicole in lingua inglese a quelle in hindi, e dalle nuove produzioni cinematografiche ai titoli "classici" e "cult".

Ad oggi, i cinema in India sono comunque fra i pochi ad essere aperti dall'inizio del nuovo anno. Molti hanno proposto "Wonder Woman", che in Europa è approdato solo in alcuni stati, e altri hanno deciso per una programmazione mista fra vecchi e nuovi film.

Inoltre, è stato anche organizzato il 51° International Film Festival of India (IFFI) che ha avuto luogo dal 16 al 24 gennaio 2021 in forma mista, sia in presenza sia online. Vi hanno partecipato circa 3.500 spettatori che si sono registrati in anticipo per una media di circa 30 proiezioni al giorno.

*(quelle considerate a basso rischio di contagio, ovvero: New Delhi, Uttar Pradesh, Haryana, Himachal Pradesh, West Bengal, Bihar, Punjab, Gujarat, Uttarakhand, Chandigarh, Kerala e Karnataka).


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