Cari lettori,

questo numero esce il 7 dicembre, il giorno in cui tradizionalmente il Teatro alla Scala inaugura la sua stagione con un'opera che, grazie alla rivoluzione digitale, viene ormai da anni trasmessa in diretta sui grandi schermi a livello internazionale.

Per il 2020 era stata scelta "Lucia di Lammermoor", già prenotata da tanti cinema, ma nell'anno del Covid anche la Scala, insieme con la Rai, ha dovuto inventare un nuovo programma: un grande spettacolo che ripercorre la storia dell'opera attraverso sedici brani tratti da capolavori di Verdi, Puccini, Donizetti, Rossini, Giordano, Bizet, Massenet e Wagner. Gli interpreti sono ventiquattro voci di caratura internazionale, diretti da Riccardo Chailly, a cui si affianca - in uno dei tre momenti dedicati al balletto - Roberto Bolle. Nel tempio della lirica, privo di pubblico e con la platea che ospita l'orchestra, l'étoile di fama mondiale danza tra raggi laser in una chiave da lui stesso definita "virtuale e tecnologica". Intitolato - in segno di auspicio - con la celebre frase dantesca "A riveder le stelle", questo evento unico raggiungerà il pubblico delle sale nei prossimi mesi arricchendo quell'offerta di eventi d'arte, di danza, di teatro e di musica che non è mancata nemmeno in quest'anno difficile. All'andamento del mercato dei contenuti aggiuntivi fino al 2019 è dedicata la panoramica che pubblichiamo in questo numero, mentre a breve ospiteremo i primi dati sul 2020. Fin da ora possiamo dire che in entrambi i casi sono buone notizie. E tutti sappiamo quanto ne abbiamo bisogno ...

Elisabetta Brunella
Segretario Generale di MEDIA Salles 

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