Una nuova ondata di chiusure

Di fronte alla ripresa della pandemia in Europa, diversi governi hanno adottato misure che includono una nuova chiusura delle sale cinematografiche. Accanto a questi provvedimenti, che ricalcano quanto era avvenuto in primavera, spiccano stavolta le decisioni assunte da imprese come Cineworld, nel Regno Unito e in Irlanda, o da associazioni di categoria, come FCB in Belgio, che hanno autonomamente provveduto alla chiusura delle sale, sulla base di valutazioni economiche. Questo numero del DGT fotografa il "secondo lockdown" in Europa presentando la versione aggiornata della mappa proposta nel numero 167 del 17 luglio. Grazie alla collaborazione di Deniz Yavuz di Antrakt, questo DGT offre anche un contributo alla valutazione dell'impatto del Covid sull'andamento del consumo di cinema in sala mostrando incassi e biglietti venduti nei primi 9 mesi del 2020. Dal confronto con l'anno precedente, emerge che il gbo si colloca su valori che vanno dal 32,5% del Regno Unito e Irlanda al 50,6%% della Turchia. Incassi preoccupanti che, con la seconda ondata di chiusure, che inizia proprio alla vigilia di un periodo tradizionalmente di grande frequenza cinematografica come quello natalizio, rischiano di perdere l'occasione di una riscossa.

E aprono grandi interrogativi sul futuro dei cinema in Europa. Come sottolinea l'intervento di Christian Bräuer, presidente di Cicae, che lancia un appello all'Unione Europea perché tuteli la vita delle sale d'essai.  

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