Tutti diversi, tutti digitali

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

 

Paese
Cinema
Città
No. di schermi
No. di schermi digitali
Proiettore digitale
Repubblica Ceca
Edison Filmhub
Praga
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BARCO DP2K-12C

Edison Filmhub
di Elisabetta Galeffi

Oggi, 11 ottobre 2019, è un sabato molto speciale a Praga. Migliaia e migliaia di ammiratori venuti da ogni parte della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca, ma anche dalle nazioni vicine e dai paesi di lingua tedesca, portano l'ultimo saluto a Karel Gott, il cantante definito il Frank Sinatra dell'Est, scomparso all'età di ottant'anni. Intanto gruppi di tifosi gremiscono il centro della Capitale, in attesa di trasferirsi allo stadio per la partita tra l'Inghilterra e la nazionale ceca, in vista delle qualificazioni agli Europei di calcio del 2020. Per chi - praghese o turista - voglia sfuggire alle code chilometriche ed ai tram affollati, il centro della città sulla Moldava offre un'oasi di pace proprio accanto alla Torre di Enrico e al museo dedicato a Mucha, artista simbolo dell'Art Nouveau. È l'Edison Filmhub, il cinema aperto il primo giugno di quest'anno da Film Europe Media Company, la casa di distribuzione che si è data come obiettivo la distribuzione dei film europei nella parte centro-orientale del Vecchio Continente. L'Edison, che deve il suo nome al fatto di occupare un interessante edificio razionalista nato negli anni Venti come centrale elettrica alla cui inaugurazione fu invitato il famoso Thomas Alva (che non poté purtroppo arrivare a Praga perché malato), è stato pensato come una sala cinematografica, ma allo stesso tempo come un luogo di incontro e di relax. Il suo ideatore, Ivan Hronec, patron di Film Europe, crede infatti che, accanto alla tendenza al consumo di immagini su devices individuali, non abbia smesso di esistere - anzi, stia semmai crescendo - il desiderio di esperienze più conviviali, incentrate sulla visione di opere di qualità, fuori dai sentieri più battuti. Così, all'elegante sala di 75 posti, si accede da un caffé concepito come l'antitesi del bancone popcorn-cola a cui ci si serve in piedi, di passaggio. All'Edison Filmhub, a partire dalla proposta del cibo - che va dalle quiches al banana bread - e delle bevande, che spaziano dagli ormai internazionali espressi e cappuccini fino ad un localissimo sidro a km zero, per arrivare all'arredamento con tavoli forniti di giornali e riviste, tutto invita a godere della calma e della compagnia. E se la selezione di birre di qualità richiama la tradizione ceca, la clientela è decisamente internazionale, anche perché il caffè, che è pure un punto per il ritiro delle chiavi di Airb&b, attira viaggiatori da tutto il mondo. Internazionale è anche la programmazione cinematografica, sia perché include titoli di tutti i continenti sia perché propone film in versione originale in inglese o con sottotitoli in inglese. Questo sabato, per esempio, il cartellone comprende "Synonymes", il dramma franco-israeliano che si è aggiudicato l'Orso d'Oro 2019, "System Crasher", il film candidato dalla Germania all'Oscar 2020 nella categoria "Miglior film straniero", e "Goldfinch", l'adattamento dell'omonimo romanzo di Donna Tartt che ha avuto la sua prima in settembre al Toronto Film Festival. Pellicole recenti o recentissime - ed in particolare una scelta dei titoli proiettati nei principali festival mondiali - da Venezia, Berlino, Cannes sino a Toronto e al Sundance - , ma anche classici ed "eventi" di nicchia, come i documentari su leggendari concerti degli anni Sessanta e Settanta. Per non parlare delle rassegne destinate a far conoscere al pubblico di Praga cinematografie più o meno lontane, da quella francese a quelle scandinave. A sottolineare l'intento conviviale dell'Edison Filmhub ci sono pure le attività "attorno" ai film, come gli incontri con autori e protagonisti o dibattiti sulle tematiche trattate nelle pellicole in programmazione. Un esempio su tutti, la partecipazione di Nora Fingscheidt, la regista di "Goldfinch", film che affronta l'argomento dei bambini problematici.

Insomma un cinema "boutique", che punta su qualcosa di molto moderno come la tecnologia (non manca il 3D e le prenotazioni si possono fare online sulla piattaforma "Go out", presentando poi un codice QR alla cassiera) e su quello che non è passato di moda nemmeno in quest'era digitale, come la programmazione di qualità e il desiderio di trascorrere una serata speciale fuori casa.

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