Tutti diversi, tutti digitali

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

 

Paese
Cinema
Città
No. di schermi
No. di schermi digitali
Paesi Bassi
Pathé Spuimarkt
The Hague
9
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Pathé Spuimarkt, Den Haag
di Elisabetta Brunella

Che i Russi nutrano un piacere profondo per lo spettacolo lo prova la miriade di teatri che si trovano ovunque nelle grandi città. A cominciare ovviamente da Mosca e dal maestoso ed elegante Bolshoi. Ma sia la danza e la drammaturgia sia l'opera la musica dispongono di un'infinita varietà di sale, dove incontrano ed intrattengono il proprio pubblico. E non ho mai visto file così lunghe davanti ai teatri come a Mosca o a San Pietroburgo, neppure a New York!
C'è qualcosa di antico in questa devozione dei Russi per lo spettacolo, soprattutto nella venerazione per la danza, qualcosa che si deve legare alla loro storia più antica e che è sopravvissuto nei secoli: vorrei spingermi a dire che, per i Russi, la magia dello spettacolo è qualcosa di atavico che si portano nel DNA.
E anche le sale cinematografiche a Mosca sono molte. Quelle più tradizionali sono state divise in più spazi per poter programmare più proiezioni al giorno. E sono aperte, in tantissimi casi, fin dalla mattina. Non poche presentano film in lingua originale con i sottotitoli in russo. E anche per il visitatore straniero è una bella fortuna.
Le sale cinematografiche sfidano i teatri in sontuosità ed eleganza e non solo sono comode, ma tecnicamente all'avanguardia. Del resto non fu proprio il russo Sergei Eisenstein, il regista della Corazzata Potemkin, a rivoluzionare l'idea di montaggio e inquadratura, dando al cinema la possibilità di raccontare, anche con la profondità degli spazi e la rapidità del susseguirsi delle immagini, storie per cui un palcoscenico non poteva bastare?
Per coltivare l'innata passione per la settima arte i Moscoviti hanno 132 cinema. Uno di questi - proprio nel cuore della Piazza Rossa - può essere considerato un trait d'union tra teatro e cinema.
Alla fine del diciannovesimo secolo, quando a Riga, allora parte dell'Impero russo, nasceva Eisenstein, a Mosca, ancora città di mercanti all'incontro delle vie commerciali tra Oriente e Occidente, aprivano i magazzini Gum. Nel 1890 erano il più grande centro commerciale mai costruito - 80.000 mq, tre piani, grandi scale e balaustre in ferro - pensato per dar spazio alle merci più pregiate provenienti dai paesi più diversi. Lo Zar ne aveva deciso la costruzione a spese delle ricchissime confederazioni dei mercanti moscoviti.
Il terzo piano ospita oggi un cinema, non grandissimo, ma sicuramente particolare, con lampadari di cristallo (un accorgimento tecnico evita che tintinnino se sollecitati dai suoni), poltrone rosse di velluto e tende dello stesso colore che coprono le pareti oscurando i vetri delle grandi finestre quando iniziano le proiezioni: uno stratagemma per migliorare l'acustica. Il GUM Cinema offre oggi tre sale, tutte digitalizzate: la più grande, che dispone di 70 posti, una per i bambini, con 20 posti, e, infine, la VIP-hall. Questa, che accoglie al massimo 16 spettatori, è arredata con comodi divanetti su cui si può stare quasi sdraiati, ed è abbinata a un bar, ugualmente VIP, che consente di sorseggiare un vino di qualità o sgranocchiare uno stuzzichino chic anche durante la proiezione. L'acustica è stata particolarmente curata, grazie alla consulenza di uno dei laboratori più tecnologicamente avanzati del Paese.
IL GUM è un cinema indipendente, che si programma autonomamente. Offre premières, classici, film sovietici o stranieri, retrospettive e accoglie iniziative speciali come quando presta le sue sale, a giugno, al Festival del Cinema ebraico. Un biglietto costa dai 7 ai 10 dollari, ma non nella sala VIP!!
È aperto dalle 10 di mattina alle 22, come i grandi Magazzini dove risiede. Ed è l'unico luogo che abbia mantenuto la sua destinazione originaria anche quando, sotto Stalin, i Magazzini furono trasformati in una delle tante sedi dell'enorme burocrazia sovietica.
È domenica pomeriggio 7 luglio, all'Aja: tra poco più di un'ora inizierà la finale dei Mondiali di calcio femminile che vede sfidarsi la squadra olandese con quella statunitense. Vera e Riccardo sono la classica coppia del ventunesimo secolo: lei è olandese, di Leeuwarden, lui italiano di Vigolo Vattaro - per capirci subito, diciamo Trento - e si sono conosciuti all'Università di Twente, dove lui stava studiando per il dottorato. Entrambi oggi tiferanno - cela va sans dire - per la squadra delle "leonesse arancione". Dove vedranno la partitissima? Sul grande schermo del Pathé Spuimarkt, il complesso di nove schermi nel cuore dell'Aja, a un tiro di schioppo dalla sede del governo. Con cinque euro a testa si sono appena assicurati due degli ultimi quattro posti che ancora erano disponibili e condivideranno emozioni, timori e - sperano - gioia con tanti altri spettatori che oggi hanno scelto uno dei programmi Pathé Specials - Sport. Di gran lunga la "proiezione" più apprezzata in questo soleggiato pomeriggio estivo: per i film che iniziano più o meno contemporaneamente – da Aladdin e Men in Black: International, entrambi in 3D, a Toy Story 4, i posti disponibili variano da 138 a 217. Decisamente oggi i cosiddetti "contenuti aggiuntivi" o "eventi al cinema" vanno forte!
E infatti Pathé li propone in maniera regolare e creando delle "stagioni": in questo periodo tocca alla musica pop con un ciclo che inizia con "The Cure anniversary" (l’11/07) e termina con "Live tribute to the Beatles" (31/08). Non manca però – per chi ha gusti più classici - l'idolo olandese André Rieu: alla fine di luglio i cinema Pathé presenteranno "Shall we dance?", l’edizione 2019 del tradizionale concerto da Maastricht.
Per i mesi a cavallo del 2019 e 2020 sono già annunciati i balletti del Bolshoi e le opere del Metropolitan live.
Ma intanto che Vera e Riccardo si guardano la partita su uno schermo che è 300 volte più grande di quello di casa loro, facciamo un giro di questo cinema. Innanzitutto è uno dei tre che Pathé - il leader del mercato olandese, con un totale di 26 siti - possiede all'Aja, insieme al Buitenhof, sempre in centro città, e allo Scheveningen, situato nell'omonimo quartiere sulla riva del Mare del Nord. In questa località di svago e di turismo, Pathé offre il 4DX, ovvero il sistema che consente di percepire il movimento dell'azione che passa sullo schermo, grazie a poltrone che si spostano. Ma anche il complesso dello Spuimarkt è un gioiello della tecnologia: è uno dei sei cinema di Pathé dotati di schermo Imax. In questo periodo sono fruibili con questa tecnologia, che utilizza il proiettore laser, Super - Man: far from home, Lion King, Fast and furious: Hobbs and Shaw.
Tecnologia, quindi, ma anche servizi alla clientela: il Pathé Spuimarkt propone dalle proiezioni per signore, con tanto di goodies bag "brandizzata", nonché la formula "cena e cinema". In collaborazione con nove ristoranti nei suoi dintorni, il cinema vende infatti un pacchetto che comprende una cena di tre portate e il biglietto del cinema (che normalmente costa 11 euro) per 24,50 euro.
Nel frattempo la partita è finita: l'Olanda ha perso due a zero. I tifosi/spettatori escono dal cinema un po' mogi. Ma almeno l'esercente sarà contento del sold out!

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