Tutti diversi, tutti digitali

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

 

Paese
Cinema
Città
No. di schermi
No. di schermi digitali
Brasile
Roxy
Rio de Janeiro
3
3

Roxy
di Elisabetta Galeffi

"Copa ... Copacabana ...": la famosissima canzone di Barry Manilow si insinua nella mente, risuona nelle orecchie, produce un irrefrenabile senso di allegria, mentre atterro a Rio de Janeiro.
Rio ancora una volta, le sue luci, la sua immensa spiaggia sull'Oceano, Copacabana appunto, l'anticamera del quartiere più vivace e grande della Metropoli e di tutto il Brasile, il più internazionale, da sempre.
Fu nel 1921 che la spiaggia di Copacabana e il suo bairro, (quartiere) fece ingresso nella pianta della città di Rio con la costruzione del lungo tunnel che, scavato sotto la montagna, collega il bairro di Botafogo, all'interno della più antica Rio, con i 4 chilometri di promenade, Avenida Atlantica, che vanno dalla spiaggia di Leme, più stretta, al promontorio di Arpoador. Allora su questa lunga linea di sabbia fine e bianchissima sull'Oceano Atlantico, si affacciavano solo alcune ville dai lussureggianti giardini tropicali. Il quartiere di Copacabana nacque e crebbe tra gli anni '20 e '40 con gli edifici firmati dai più grandi architetti dell'art déco giunti qui da tutta Europa. Copacabana diventò la meta dei viaggiatori più eleganti dell'epoca e film famosi come "Notorius" di Alfred Hitchcock decretarono la fama di questa spiaggia come luogo dei desideri.
Lo sfarzosissimo Hotel Copacabana Palace è del 1923, l'Edificio Itaoca del 1928, l'Edificio Ypiranga del 1930: tra loro, più moderno, ma sempre architettonicamente sfarzoso, fu costruito il cinema teatro Roxy. Attivo ancora oggi, sorge al centro del quartiere di Copacabana tra la spiaggia e le vie dello shopping. La sala cinematografica ha festeggiato quest'anno 80 anni di ininterrotta attività: fu, infatti, inaugurata nel 1938 con la proiezione del film "Blockade" di William Dieterle, una storia ambientata negli anni della guerra civile spagnola che aveva come protagonisti Henry Fonda e Madeleine Carroll.
Sono possenti e altissime colonne rosse ad introdurre alle porte di entrata di questo palazzo dalle linee essenziali, che disegna l'angolo tra Avenida de Nossa Senhora de Copacabana e la rua Xavier.
Il foyer segue la stessa forma circolare del palazzo, mentre al centro si trova un'elegante scalinata, che, sormontata dalle stesse colonne rosse in dimensione da interni ed impreziosita ai lati e nel mezzo da luccicanti corrimani, conduce alle sale di proiezione al primo piano.
Le tre sale cinematografiche, da tempo dotate di tecnologia digitale e 3D, possono ospitare 917 spettatori complessivamente, come ai tempi dell'inaugurazione.
Il Roxy è considerato un vero monumento della cultura, non solo architettonica, di Rio de Janeiro. È per il Brasile quello che rappresentano per il cinema americano le prime sale cinematografiche di Los Angeles, dedicate alle grandi prime visioni. Il Roxy è l'unico cinema del bairro di Copacabana, mentre in tutta la zona di Rio sud c'è solo un altro cinema, vicino alla spiaggia più recente, il prolungamento di quella di Ipanema, la spiaggia del quartiere dei super ricchi, Leblon. Si tratta di un cinema all'interno di uno shopping mall, uguale a moltissimi altri nel mondo, un luogo anonimo, coi negozi più costosi della città di Rio, dove si acquista e ci si siede nei caffè e nei ristoranti, protetti da un dispiegamento di vigilantes.
Il Roxy ha il privilegio di esser rimasto uno dei pochissimi cinema all'interno delle città brasiliane, nel cuore delle vie della vita reale, "cinema de rua", come è stato proclamato.
La programmazione giornaliera inizia all'ora di pranzo, e, anche se le sale sono solo tre, vengono quotidianamente proiettati più titoli: giocando sulle fasce orarie, si riesce a poter vedere, almeno, cinque diversi film al giorno. In questo periodo prenatalizio, il campione di incassi è "Bohemian Rhapsody", il film su Freddy Mercury e il gruppo rock dei Queen.

Bambi Düsseldorf

<<