Cari lettori,

Paolo Prottinel DGT online informer pubblicato in occasione del Festival di Cannes abbiamo diffuso le più recenti statistiche sulle infrastrutture digitali in Europa. In questo numero continuiamo idealmente il discorso toccando un fenomeno legato alla digitalizzazione della proiezione, ma ancora poco documentato: lo sviluppo dei contenuti aggiuntivi. Opere, concerti di musica classica o pop, drammi, commedie, balletti, mostre d'arte stanno trovando nei cinema d'Europa sempre più occasioni di arrivare a un'audience diversa dagli habitués di musei e teatri.
Un'opportunità per gli spettatori - che trovano "sotto casa" la possibilità di assistere, magari proprio in diretta, a spettacoli che avvengono a migliaia di chilometri di distanza - e per gli esercenti - che conquistano nuovi segmenti di pubblico. Proprio per questo ci piace chiamare tali contenuti "aggiuntivi": arricchiscono la programmazione delle sale e attirano al grande schermo anche chi magari non è un fan dell'ultimo blockbuster.
Inoltre, come si vede dai grafici che pubblichiamo, tra i contenuti aggiuntivi grande successo hanno le produzioni dell'industria creativa europea che, grazie alle proiezioni sul grande schermo, raggiungono spettatori di tutto il mondo.

In questo contesto, particolarmente importante è il ruolo dei contenuti aggiuntivi made in Italy, la cui diffusione MEDIA Salles ha iniziato a rilevare nell'ambito dell'iniziativa "Cinema italiano: dove e quando?"
Vi auguro dunque buona lettura ed auspico che in tutti i mercati europei si documenti in modo sempre più sistematico e regolare il ruolo che i contenuti aggiuntivi giocano nella programmazione delle sale.

Paolo Protti
Presidente

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