Schermi digitali e 3D in Europa: aggiornato al 1° gennaio 2018

Gli schermi digitali in Europa crescono del 4% e arrivano a quota 40.000.

Sono quarantamila gli schermi che offrono la proiezione digitale in Europa. Per l'esattezza sono 39.888 nei 39 paesi che, dall'Islanda alla Georgia, dal Portogallo alla Russia, hanno fornito a MEDIA Salles i dati al primo gennaio 2018, comparabili con quelli dell'anno precedente. In dodici mesi sono state aggiunte 1.371 unità, con una crescita di poco inferiore al 4%.  Questo significa che mediamente ogni giorno del 2017 ha visto l'installazione di quasi 4 proiettori. Quali sono i mercati dove si sono verificati gli incrementi più significativi? Possiamo distinguere due tipologie: i paesi che nel 2017 dovevano ancora completare la digitalizzazione e i territori dove si aprono nuovi cinema, che ovviamente si dotano di proiettori digitali.

Al primo caso appartiene per esempio l'Estonia, dove gli schermi digitali sono passati da 62 a 73, mentre il tasso di penetrazione delle nuove tecnologie è salito dal 71% al 91%, anche come conseguenza della chiusura di alcuni cinema di vecchia generazione. Un forte incremento dell'incidenza degli schermi digitali si è registrato anche in Serbia: dal 66% al 76%, grazie all'aggiunta di 24 unità. La Slovenia, passata da 95 a 111 proiettori digitali, ha praticamente digitalizzato il 100% dei suoi schermi. Oltre a questi mercati di piccole dimensioni anche due tra i sei maggiori mercati europei hanno fatto un passo avanti verso il completamento della digitalizzazione: la Spagna con poco meno di 3.500 proiettori digitali e l'Italia con circa 3.700 hanno ormai un'incidenza delle nuove tecnologie al 97%.

Nella seconda situazione si trovano i territori che in questi anni stanno fortemente incrementando l'offerta di complessi cinematografici, ancora decisamente inferiore - se si considera il rapporto tra abitanti e schermi - ai paesi dell'Europa Occidentale. Si tratta della Russia, che già nel 2017 aveva tutti i suoi schermi commerciali digitalizzati, che ha aggiunto in dodici mesi oltre 400 proiettori arrivando a 4.786 (praticamente mille meno della Francia che ha la metà degli abitanti). E' pure il caso della Turchia, passata da 2.443 a 2.630 schermi digitali, dovuti sostanzialmente a nuove aperture, e dell'Ucraina, che ha aggiunto 50 proiettori in altrettanti nuovi schermi.

Anche per quest'anno vale la pena ricordare che la Repubblica Ceca presenta un tasso di penetrazione della tecnologia digitale decisamente inferiore alla media europea perché, oltre ai cinema commerciali dotati ormai per la quasi totalità di proiettori digitali, questo mercato vanta una forte presenza di strutture dalla vocazione socioculturale che, non avendo i mezzi economici per la transizione al digitale, utilizzano proiettori elettronici e supporti quali i DVD.

Infine, risulta invariata la percentuale degli schermi 3D sul totale degli schermi digitali, stabilizzata già da qualche anno intorno al 50%. Questo conferma che i circa 20.000 schermi 3D vengono considerati dagli operatori del settore sufficienti per proporre al pubblico l'offerta dei film in stereoscopia disponibile annualmente sul mercato europeo.


© copyright MEDIA Salles


© copyright MEDIA Salles

Note: dati per Albania, Belarus, Bosnia e Herzegovina aggiornati al 1°n gennaio 2017

 

<<