Tutti diversi, tutti digitali
di Elisabetta Brunella

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

Lumière
 

Paese
Cinema
Città
N. di schermi
N. di proiettori digitali
Projector
Slovacchia
Lumière
Bratislava
4
3
Barco, Kinoton

Al Lumière di Bratislava si possono vedere in questi giorni i titoli italiani della rassegna Dolcevitaj, le più recenti produzioni della cinematografia europea e pellicole classiche, che spaziano da Apocalypse Now a capolavori della cinematografia russa. Il Kino Lumière è molto di più di un cinema: è, infatti, non solo il punto di riferimento per i film di qualità nella capitale slovacca, ma anche il cuore di un vero e proprio polo per la conservazione e la fruizione del patrimonio cinematografico nazionale ed internazionale. Situato nel centro della Città, tra la riva del Danubio e il Palazzo Presidenziale, questo moderno edificio ospita quattro schermi per un totale di 400 posti, a cui si affiancano l'archivio cinematografico nazionale e - vero fiore all'occhiello - un centro audiovisivo d'avanguardia. Realizzata anche grazie ai fondi messi a disposizione dall'Unione Europea, questa struttura occupa un'ampia area di oltre 700 metri quadrati che era rimasta inutilizzata dopo aver servito come pub per molti anni. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2011 e, dal 2014, per iniziativa del Fondo Cinematografico Slovacco, si sta realizzando qui un impegnativo progetto di digitalizzazione di tutta la produzione nazionale, fin dai suoi albori.L'obiettivo è sfruttare le nuove tecnologie non solo per conservare i film, ma anche per facilitarne la visione al pubblico, attraverso i diversi canali di fruizione, a cominciare dal grande schermo. A realizzare il progetto è un'équipe di ottanta specialisti che, capitanati da Peter Csordás e dotati di attrezzature d'eccellenza, a cominciare da un proiettore Barco 4K connesso al sistema di colour grading è arrivato a digitalizzare oltre metà dei titoli previsti. "Il nostro obiettivo è di convertire al digitale ben 1.000 film, in cinque anni di lavoro, nell'intento di contribuire alla salvaguardia della cultura cinematografica europea e di consentire che, quando ormai i proiettori 35 mm sono diventati un'assoluta rarità, ci siano sempre - anzi aumentino - le occasioni di conoscere i capolavori del passato."

<<