Tutti diversi, tutti digitali
di Elisabetta Brunella

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.

Zoo Palast
 

Paese
Cinema
Città
N. di schermi
N. di proiettori digitali
Marca proiettore
Risoluzione
N. di schermi 3D
Fornitore
tecnologia 3D
Germania
Zoo Palast
Berlino
7
7
Christie, Nec
2K, 4K
4
MasterImage

Era il cuore della Berlinale quando c'era ancora il Muro e il Festival era una finestra aperta sul mondo in una città che cercava di uscire dalla sua claustrofobica condizione.
Lo è rimasto fino al 2000, anno del "trasloco" a Potsdamer Platz.
Noi veterani del Festival, con lo Zoo Palast abbiamo un legame d'affetto: mostriamo la facciata sormontata dal grande orso ai "giovani" con un pizzico di orgoglio e di malinconia, insieme agli altri "templi" del festival e del mercato quando tutto si svolgeva all'Ovest. E siamo stati molto contenti che, dopo un periodo di lavori di circa tre anni dedicato a una profonda ristrutturazione, lo Zoo Palast, così carico di significato per la storia del cinema e per la storia tout - court, sia tornato a rivivere in forma smagliante.

Il suo restauro è una delle tappe del processo di modernizzazione della zona intorno al Ku'damm, che ha riguardato, tra il resto, il Bikini, storica sede del mercato, fino alla recentissima riapertura dell'Amerika Haus che, un tempo centro di documentazione degli USA a Berlino Ovest, è diventata ora la sede di un frequentatissimo centro espositivo dedicato soprattutto alla fotografia. E che fa gioco di squadra con la Berlinale ospitando le opere del concorso "Close Up!" che premia giovani fotogiornalisti che documentano il Festival con un taglio personale.
Se l'obiettivo era quello di mantenere la vitalità del Ku'damm, nonostante il baricentro della Berlino del dopo muro si sia spostato a est, lo Zoo Palast sta egregiamente facendo la sua parte.
I suoi sette schermi - che possono accogliere 1.650 spettatori, vanno dalla storica Sala 1, che, con 800 posti e un sipario d'oro, è la location perfetta per prime e grandi eventi, ai due film club che offrono una quarantina di posti serviti da un bar privato, in un contesto simile a quello di un'accogliente biblioteca.
.Lo Zoo Palast punta non solo sul fascino del look degli anni '50 e '60 sapientemente rivisitato - poltrone in pelle con una distanza di almeno 130 cm fino a 160, un caffè, una lounge e il servizio di guardaroba ma anche sulla tecnologia. Tutte le sale sono state dotate di proiettori digitali: nei club è stato installato il modello compatto di Nec, altrove le macchine della Christie. Nell'ammiraglia - la sala più grande della capitale tedesca - i proiettori sono addirittura due, con risoluzione 4K. Il secondo viene infatti messo in funzione per le proiezioni 3D.
La tecnologia Masterimage è stata installata anche in altre 3 sale, mentre, ancora nella Sala 1, gli spettatori trovano il suono immersivo fornito dalle 89 casse del Sistema Dolby Atmos nonché la proiezione HFR.

Non sarà più il cuore della Berlinale, ma lo Zoo Palast, con circa 200 proiezioni la settimana, continua a essere un riferimento per gli spettatori berlinesi che esigono il meglio della tecnologia e dei servizi alla clientela. Il tutto disponibile con un biglietto che, per gli adulti, nel caso della proiezione 2D, va da 10,50 euro ai 14 euro.
Chi questa meraviglia vuole farla provare ad altri, può anche offrire una "scatola regalo", disponibile in varie versioni che al biglietto abbinano consumazioni più o meno ricche, oppure affittare una sala e celebrarvi il proprio compleanno, scegliendo un film "à la carte".

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