NON UNO DI MENO
a cura di Francesca Mesiano

Il processo di digitalizzazione delle sale, sempre con differenze sensibili tra i vari territori, sta giungendo alla sua fase finale e si annuncia imminente il cosiddetto "switch-off" della pellicola.
Ma quali sono i cinema che ancora non sono passati alla nuova tecnologia? E per quale motivo?
Questa rubrica nasce per rispondere a queste domande, offrendo ritratti di cinema in Europa che non si sono ancora digitalizzati o che stanno ancora cercando un modo per affrontare la transizione.
 

Cinema Le Grazie, Bobbio (IT)

Il Cinema Le Grazie è una monosala (196 posti) che si trova a Bobbio (in Val Trebbia nell'Appennino piacentino), all'interno di un edificio storico che fa parte del complesso dell'abbazia di San Colombano.
Il comune di Bobbio conta meno di 4.000 abitanti e spesso buona parte degli spettatori sono turisti di passaggio (anche per questo l'attività del cinema è concentrata nei fine settimana), ma Stefano Bernardi, esercente e proiezionista, e sua moglie, cassiera, sono orgogliosi di tenere aperto il cinema 52 settimane l'anno.
La passione per la sala dei gestori si traduce anche in una serie di iniziativ e volte a migliorare l'offerta al pubblico, che spaziano dalla doppia programmazione, con proiezioni pomeridiane dedicate al pubblico più giovane, all'organizzazione di incontri con registi e di maratone di film a tema, con la pizza servita nella pausa tra primo e secondo tempo. Senza contare che il cinema Le Grazie compare tra i collaboratori del Bobbio Film Festival, diretto da Marco Bellocchio e giunto nel 2013 alla sua diciassettesima edizione.
Nonostante tutto questo, il Cinema Le Grazie, che nel 2010 ha compiuto un secolo di storia, si trova in grande difficoltà, non riuscendo a reperire le risorse necessarie per la digitalizzazione, passo essenziale per la sua sopravvivenza. "Anche se - dichiara Bernardi - mi dispiace molto rottamare un proiettore analogico Victoria 8 di Cinemeccanica che funziona benissimo. Mi rendo conto che il proiettore digitale sia funzionale soprattutto alla presentazione dei film 3D che le case di produzione spingono in modo particolare per mantenere un vantaggio rispetto ai film scaricati da internet. Il downloading illegale risulta così essere un comportamento diffuso i cui effetti minano l'economia di un cinema di frontiera".
Il costo della conversione è infatti troppo alto e non basta nemmeno l'aiuto pubblico (il Le Grazie ha vinto un bando regionale e uno europeo). Per questo, il cinema sta tentando di finanziarsi con una campagna di crowd funding lanciata sul sito internet, che durerà per tutto il 2014, in cui una Marylin imbronciata chiede aiuto per "sopravvivere" alla fine della pellicola.
Stefano Bernardi, insomma, non ha proprio intenzione di arrendersi, continuando a credere in un lavoro che svolge con passione, come dichiara in un'intervista al Corriere della Sera: "Resistiamo, resistiamo, resistiamo. Ma se ci date una mano...resistiamo meglio!".

Per maggiori informazioni: www.cinemalegrazie.it


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