“Cinemamondo” è un
progetto di MEDIA Salles che comprende l’analisi quantitativa
e qualitativa del consumo di prodotti audiovisivi da parte delle comunità
straniere in Italia, con particolare attenzione alle pratiche di consumo
di bambini e ragazzi.
MEDIA Salles, sulla base dell’esperienza acquisita, a partire dal 1992,
nell’analisi della fruizione di cinema nelle sale europee (“European
Cinema Yearbook”, “European
Cinema Journal”, “DGT
online informer”), ritiene ora necessario colmare le lacune di conoscenza
in merito al segmento della popolazione straniera, già significativo
e destinato a crescere nei prossimi anni, le cui abitudini culturali e di consumo
sono ad oggi generalmente poco esplorate e del tutto ignorate per quanto riguarda
il settore degli audiovisivi.
Anche recenti ricerche in questo campo, come l’analisi condotta dall’Università Bocconi – sulla base dei dati statistici di MEDIA Salles – intitolata “Lo sviluppo del consumo di cinema in sala”, dichiarano di non avere preso in considerazione la popolazione straniera presente in Italia.
Se a ciò si aggiunge un fenomeno di rilievo quale la sempre maggiore diffusione a livello internazionale di cinematografie finora considerate “minori” quali l’indiana, la turca e la nigeriana, l’iniziativa “Cinemamondo” di MEDIA Salles può avere rilevanza sia sul piano sociale e culturale - come importante strumento di rilevazione dei diversi sostrati culturali delle comunità immigrate, in particolare dei loro componenti più giovani e dunque più coinvolti nel processo di integrazione - sia su quello economico, con una conoscenza più puntuale e approfondita della domanda da parte di un segmento sempre più significativo della popolazione.
La disponibilità di dati e informazioni su questo particolare tipo di domanda, costituirà un’utile base per la definizione di un’offerta mirata, creando così nuove opportunità di sviluppo per l’industria cinematografica, a partire dalle sale.
• La prima fase dell’indagine
L’analisi è partita sulla base di
un questionario destinato agli spettatori di Festival specificamente
dedicati alle cinematografie non statunitense ed europea.
L’indagine – attualmente in corso – ha già
coinvolto: