An initiative of the EU MEDIA Programme with the support of the Italian Government
Since 1992 MEDIA Salles has been promoting the European cinema and its circulation at theatrical level

 

 

 

Milano, 13 febbraio 2006

COMUNICATO STAMPA

MEDIA Salles: per la prima volta a Berlino
i dati sul consumo di cinema nel 2005

Per la prima volta MEDIA Salles anticipa al Festival di Berlino, includendola nell'edizione “2005 final” dell'Annuario Statistico “European Cinema Yearbook”, la pubblicazione dei dati sul consumo di cinema in Europa nel 2005.
Ne emerge come gli ultimi mesi del 2005 – che hanno visto una generale ripresa del consumo di cinema – non siano bastati a risollevare le sorti di un anno caratterizzato dal segno negativo. In tutta l’Europa e nel Bacino del Mediterraneo gli spettatori sono decisamente diminuiti. In media i quindici paesi dell’Europa Occidentale i cui risultati sono già disponibili arretrano dell’11%. Perdono, infatti, circa 100 milioni di spettatori, passando dai 925 del 2004 a 824.
I dieci territori dell’Europa Centro-Orientale e del Mediterraneo, che hanno reso noti i loro dati, passano da 101 milioni di biglietti a 82 e subiscono un calo del 19%, con punte superiori al 20% in Repubblica Ceca (-21%), Slovacchia (-24%), Romania (-29%) e Polonia (-30%).
È pure vero che il 2004, come si era sottolineato a suo tempo, aveva avuto – soprattutto in certi paesi – un carattere di eccezionalità, facendo registrare crescite molto importanti. Di conseguenza, si può rileggere il 2005 distinguendo i mercati tra quelli che hanno comunque mantenuto parte del guadagno di spettatori realizzato tra il 2003 e il 2004 e quelli che invece l’hanno perso del tutto. Al secondo gruppo appartengono innanzitutto i due territori accomunati dalla più grave diminuzione che si registri in Europa Occidentale, pari a -19%. Si tratta di Austria e Germania, paese – quest’ultimo – che, perdendo quasi 30 milioni di biglietti rispetto al 2004, tocca il livello più basso dal 1995.
In un’analoga situazione si trova, seppur con un calo meno severo, anche un altro dei cinque grandi mercati dell’Europa Occidentale, la Spagna, che chiude il 2005 con -14%, lasciandosi dietro 20 milioni di spettatori. Sulla stessa scia, territori di dimensioni minori come Lussemburgo (-15%), Svizzera (-12%), Finlandia (-12%), Svezia (-12%), Paesi Bassi (-11%), Portogallo (-10%), Norvegia (-6%), Irlanda (-5%), ma anche la Gran Bretagna (-4%). Sul fronte, invece, di coloro che meglio resistono al calo generalizzato, riuscendo a mantenere una quantità di spettatori superiore al 2003, ci sono Danimarca (-3%), Italia (-9%) e Francia (-10%).
Analisi più approfondite – che saranno possibili quando dai dati ora disponibili si passerà a quelli definitivi e completi – consentiranno eventualmente di confermare se, alla base di questa miglior tenuta, ci sia anche il ruolo dei film nazionali che, nei tre paesi appena citati, detengono tradizionalmente quote di mercato superiori alla media dell’Europa Occidentale.
Si può peraltro già sin da ora citare l’Italia dove il secondo semestre, decisamente più positivo del primo quanto a spettatori, ha goduto della buona affermazione di una varietà di titoli nazionali, da La Bestia Nel Cuore, I Giorni dell’Abbandono, La Tigre e La Neve, Romanzo Criminale, Ti Amo in Tutte le Lingue del Mondo fino a Natale a Miami, che hanno soddisfatto gusti diversi, dal dramma alla commedia, e che hanno contribuito ad aumentare la quota di mercato delle produzioni nazionali, passata dal 19% a circa il 25%.
Per tentare di spiegare i risultati negativi del 2005 sono state fatte varie ipotesi. Alcune riguardano fenomeni con caratteristiche di lungo periodo e più esterni all’offerta cinematografica in senso stretto, come il mutamento delle abitudini nel tempo libero, l’affermarsi di canali alternativi di fruizione del film (per esempio i dvd, facilitati nella loro diffusione dall’accorciarsi delle windows) o la pirateria. Altre spiegazioni insistono di più sulla qualità stessa dei film usciti nell’anno, meno capaci – in particolare quelli statunitensi – di attirare il grande pubblico al cinema. Tra coloro che sembrano propendere per questa ipotesi, John Fithian, Presidente di Nato (l’associazione statunitense degli esercenti), che, commentando l’annata 2005 degli Usa – chiusasi a -8,5%, ma considerata pur sempre una delle migliori dell’ultimo decennio – nota come l’andamento ciclico sia una caratteristica propria del consumo di cinema in sala.
Lo stesso fatto che una manciata di film di attrattiva internazionale – accompagnata, nei paesi più fortunati, da un numero di produzioni nazionali di qualità o di richiamo popolare – sia riuscita nell’ultimo quadrimestre a riportare al cinema milioni di spettatori sembra accreditare l’ipotesi più legata alle caratteristiche stesse dei film. E anche a dare una certa speranza per il futuro.

Questi sono solo alcuni dei principali dati sul consumo di cinema nel 2005, che MEDIA Salles ha presentato in anteprima assoluta a Berlino oggi, 13 febbraio, durante la tradizionale “Colazione Italiana” presso il CineStar Imax del Sony Center. Queste anticipazioni sono incluse nell’Annuario “European Cinema Yearbook – 2005 final edition” presentato in questa occasione e disponibile per i partecipanti in versione cd rom.

La “Colazione Italiana” ha visto la presentazione di un’iniziativa altrettanto importante, di richiamo internazionale per gli esercenti cinematografici e i professionisti del settore che desiderano aggiornarsi sulle tecnologie digitali: si tratta della terza edizione di “DigiTraining Plus: New Technologies for European Cinemas”, il corso di formazione per esercenti cinematografici europei, dedicato allo stato attuale e alle prospettive della proiezione digitale, che quest’anno si terrà dal 5 al 9 aprile in Belgio, a Kuurne, presso la sede centrale di Barco, che offre a 3 partecipanti al corso un proiettore per il cinema digitale da provare gratis per un mese.
I formulari per le iscrizioni, la cui scadenza è il 24 febbraio, sono disponibili nella sezione “Training” del sito web di MEDIA Salles (www.mediasalles.it).
La quota di iscrizione, di 450 euro, include la partecipazione, l’hotel e i pasti.

MEDIA Salles, progetto che opera nell’ambito del Programma MEDIA dell’Unione Europea con il sostegno del Governo Italiano, incoraggia la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei, sia attraverso iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici europei, sia attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità delle produzioni europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando canali di informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente sviluppate da MEDIA Salles si collocano in tre aree principali – formazione, promozione e informazione – integrandosi a vicenda.


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