Milano, 13 febbraio 2006
COMUNICATO STAMPA
MEDIA Salles: per la prima volta
a Berlino
i dati sul consumo di cinema nel 2005
Per la prima volta MEDIA Salles anticipa
al Festival di Berlino, includendola nell'edizione “2005 final”
dell'Annuario Statistico “European Cinema Yearbook”, la pubblicazione
dei dati sul consumo di cinema in Europa nel 2005.
Ne emerge come gli ultimi mesi del 2005 – che hanno visto una generale
ripresa del consumo di cinema – non siano bastati a risollevare
le sorti di un anno caratterizzato dal segno negativo. In tutta l’Europa
e nel Bacino del Mediterraneo gli spettatori sono decisamente diminuiti.
In media i quindici paesi dell’Europa Occidentale i cui risultati
sono già disponibili arretrano dell’11%. Perdono, infatti,
circa 100 milioni di spettatori, passando dai 925 del 2004 a 824.
I dieci territori dell’Europa Centro-Orientale e del Mediterraneo,
che hanno reso noti i loro dati, passano da 101 milioni di biglietti a
82 e subiscono un calo del 19%, con punte superiori al 20% in Repubblica
Ceca (-21%), Slovacchia (-24%), Romania (-29%) e Polonia (-30%).
È pure vero che il 2004, come si era sottolineato a suo tempo,
aveva avuto – soprattutto in certi paesi – un carattere di
eccezionalità, facendo registrare crescite molto importanti. Di
conseguenza, si può rileggere il 2005 distinguendo i mercati tra
quelli che hanno comunque mantenuto parte del guadagno di spettatori realizzato
tra il 2003 e il 2004 e quelli che invece l’hanno perso del tutto.
Al secondo gruppo appartengono innanzitutto i due territori accomunati
dalla più grave diminuzione che si registri in Europa Occidentale,
pari a -19%. Si tratta di Austria e Germania, paese – quest’ultimo
– che, perdendo quasi 30 milioni di biglietti rispetto al 2004,
tocca il livello più basso dal 1995.
In un’analoga situazione si trova, seppur con un calo meno severo,
anche un altro dei cinque grandi mercati dell’Europa Occidentale,
la Spagna, che chiude il 2005 con -14%, lasciandosi dietro 20 milioni
di spettatori. Sulla stessa scia, territori di dimensioni minori come
Lussemburgo (-15%), Svizzera (-12%), Finlandia (-12%), Svezia (-12%),
Paesi Bassi (-11%), Portogallo (-10%), Norvegia (-6%), Irlanda (-5%),
ma anche la Gran Bretagna (-4%). Sul fronte, invece, di coloro che meglio
resistono al calo generalizzato, riuscendo a mantenere una quantità
di spettatori superiore al 2003, ci sono Danimarca (-3%), Italia (-9%)
e Francia (-10%).
Analisi più approfondite – che saranno possibili quando dai
dati ora disponibili si passerà a quelli definitivi e completi
– consentiranno eventualmente di confermare se, alla base di questa
miglior tenuta, ci sia anche il ruolo dei film nazionali che, nei tre
paesi appena citati, detengono tradizionalmente quote di mercato superiori
alla media dell’Europa Occidentale.
Si può peraltro già sin da ora citare l’Italia dove
il secondo semestre, decisamente più positivo del primo quanto
a spettatori, ha goduto della buona affermazione di una varietà
di titoli nazionali, da La Bestia Nel Cuore, I Giorni dell’Abbandono,
La Tigre e La Neve, Romanzo Criminale, Ti Amo in Tutte le Lingue del Mondo
fino a Natale a Miami, che hanno soddisfatto gusti diversi,
dal dramma alla commedia, e che hanno contribuito ad aumentare la quota
di mercato delle produzioni nazionali, passata dal 19% a circa il 25%.
Per tentare di spiegare i risultati negativi del 2005 sono state fatte
varie ipotesi. Alcune riguardano fenomeni con caratteristiche di lungo
periodo e più esterni all’offerta cinematografica in senso
stretto, come il mutamento delle abitudini nel tempo libero, l’affermarsi
di canali alternativi di fruizione del film (per esempio i dvd, facilitati
nella loro diffusione dall’accorciarsi delle windows) o la pirateria.
Altre spiegazioni insistono di più sulla qualità stessa
dei film usciti nell’anno, meno capaci – in particolare quelli
statunitensi – di attirare il grande pubblico al cinema. Tra coloro
che sembrano propendere per questa ipotesi, John Fithian, Presidente di
Nato (l’associazione statunitense degli esercenti), che, commentando
l’annata 2005 degli Usa – chiusasi a -8,5%, ma considerata
pur sempre una delle migliori dell’ultimo decennio – nota
come l’andamento ciclico sia una caratteristica propria del consumo
di cinema in sala.
Lo stesso fatto che una manciata di film di attrattiva internazionale
– accompagnata, nei paesi più fortunati, da un numero di
produzioni nazionali di qualità o di richiamo popolare –
sia riuscita nell’ultimo quadrimestre a riportare al cinema milioni
di spettatori sembra accreditare l’ipotesi più legata alle
caratteristiche stesse dei film. E anche a dare una certa speranza per
il futuro.
Questi sono solo alcuni dei principali
dati sul consumo di cinema nel 2005, che MEDIA Salles ha presentato in
anteprima assoluta a Berlino oggi, 13 febbraio, durante
la tradizionale “Colazione Italiana” presso il CineStar
Imax del Sony Center. Queste anticipazioni sono incluse nell’Annuario
“European Cinema Yearbook – 2005 final edition”
presentato in questa occasione e disponibile per i partecipanti in versione
cd rom.
La “Colazione Italiana”
ha visto la presentazione di un’iniziativa altrettanto importante,
di richiamo internazionale per gli esercenti cinematografici e i professionisti
del settore che desiderano aggiornarsi sulle tecnologie digitali: si tratta
della terza edizione di “DigiTraining Plus: New Technologies for
European Cinemas”, il corso di formazione per esercenti cinematografici
europei, dedicato allo stato attuale e alle prospettive della proiezione
digitale, che quest’anno si terrà dal 5 al 9 aprile in Belgio,
a Kuurne, presso la sede centrale di Barco, che offre a 3 partecipanti
al corso un proiettore per il cinema digitale da provare gratis per un
mese.
I formulari per le iscrizioni, la cui scadenza è il 24 febbraio,
sono disponibili nella sezione “Training” del sito web di
MEDIA Salles (www.mediasalles.it).
La quota di iscrizione, di 450 euro, include la partecipazione, l’hotel
e i pasti.
MEDIA Salles, progetto che
opera nell’ambito del Programma MEDIA dell’Unione
Europea con il sostegno del Governo Italiano,
incoraggia la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei,
sia attraverso iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici
europei, sia attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità
delle produzioni europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando
canali di informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente
sviluppate da MEDIA Salles si collocano in tre aree principali –
formazione, promozione e informazione – integrandosi a vicenda.
MEDIA Salles
Via Soperga, 2 – 20127 Milano
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